La Gazzetta dello Sport

DIAVOLO CUTRONE

L’attaccante brilla anche in Bulgaria contro il Ludogorets: segna e procura il rigore trasformat­o da Rodriguez. Borini firma il tris. Ipotecati gli ottavi

- CENITI, FROSIO, PASOTTO, SCHIANCHI

L’opera di ricostruzi­one del Milan allestita da mastro Gattuso aggiunge un altro mattoncino: dal solido muretto che comincia a prendere forma — adesso sono nove i risultati utili consecutiv­i — già si vede all’orizzonte il traguardo parziale degli ottavi di Europa League. La crescita della squadra rossonera passa da vittorie «normali» come questo 3-0 in casa del Ludogorets, nella brulla e fredda Razgrad. Il Diavolo vince perché sempliceme­nte è più forte dei sei volte campioni di Bulgaria: tutt’altro che scontato, ripensando alla sconfitta dei primi giorni gattusiani contro il Rijeka, proprio in Europa, o contro il Verona. E poi c’è Patrick Cutrone, l’unico per il quale il concetto di «normale», in questo momento, è totalmente inappropri­ato. Il centravant­i rossonero dà letteralme­nte una spallata alla partita con il gol che sblocca, e invece grazie a una manata — stavolta del difensore Moti — si guadagna il rigore del raddoppio dopo poco più di un’ora di gioco, penalty segnato da Rodriguez, mentre nel recupero Borini arrotonda. Cutrone è l’attaccante che mancava al composto gattusiano: magari non aiuterà la squadra nello sviluppo del gioco, la tecnica deve ancora migliorare, ma conferma che in area di rigore sa sempre dove farsi trovare dal pallone. Ci sono punte — André Silva per esempio — che pagherebbe­ro per avere l’istinto del numero 63 rossonero, sempre più inzaghesco nella presenza davanti alla porta: dai mezzi rimpalli con la Spal al guizzo sotto la «tribuna Moti», il conto è arrivato a 13 gol stagionali, cinque in più di ogni altro rossonero. A chi appartenga il posto al centro dell’attacco milanista, insomma, ormai è abbastanza chiaro.

COI TITOLARI Gattuso, in merito, non sfugge alla logica. Né su Cutrone né sul resto della squadra. A Razgrad ripropone infatti la formazione titolare, con l’unica eccezione di Rodriguez che lascia il posto a Calabria, con Abate a destra. E proprio il biondo terzino è il più in difficoltà nell’avvio da copione del Ludogorets. I bulgari non giocavano da due mesi per la pausa invernale del loro campionato e si vede subito che puntano a spendere contro il Milan tutta la ricchezza atletica accumulata nel lungo ritiro in Turchia. Misidjan è il più intraprend­ente e sbuca un paio di volte alle spalle di Abate, ma anche le altre Aquile la mettono sulla rapidità cercando di

giocare nello stretto e accorciand­o in avanti. Non un gran Milan, nella prima mezzora, nella quale concede venti metri tra difesa e centrocamp­o, perché Lucas Biglia viene lasciato un po’ solo da Kessie e Bonaventur­a. Ma Marcelinho, il brasiliano di Bulgaria, non ne azzecca una, e il Ludo non ha un uomo-gol alla Cutrone: il polacco Swierczok, arrivato in inverno e alla prima con i compagni, si sbatte ma... sbatte troppo spesso su Bonucci e Romagnoli.

AUTOMATISM­I Il colpo di spalla di Cutrone su cross teso, bello, di Calhanoglu è il primo tiro in porta del Milan e traccia un solco sulla partita, perché arriva appena prima dello stop al primo tempo. Il secondo solco è il palo di Dyakov a inizio ripresa, che i bulgari giocano con la verve di Wanderson in più. Cutrone, poco dopo, guadagna il penalty del 2-0 e il Milan cresce in confidenza e movimenti. E si permette anche un Suso in serata così così: comunque buon segno, pensando alla semi-dipendenza del passato. I rossoneri concedono il possesso palla ma esercitano gli automatism­i: nel tenere la difesa alta, nelle uscite in pressione, nella coordinazi­one tra le due linee, sempre molto strette almeno nella seconda parte di gara. Tempo in cui Gattuso dà una chance ad André Silva, un po’ osservato speciale e deludente, perché sembra poco integrato e fa poco per integrarsi. Segnano gli altri due entrati dalla panchina, non lui. Per intaccare questo Cutrone dovrà cominciare a darsi da fare.

 ??  ??
 ??  ?? RODRIGUEZ NON PERDONA: È IL 2-0 Appena entrato, al 19’ s.t., lo svizzero va sul dischetto: 2-0 Milan EPA
RODRIGUEZ NON PERDONA: È IL 2-0 Appena entrato, al 19’ s.t., lo svizzero va sul dischetto: 2-0 Milan EPA
 ??  ?? COLTELLO TRA I DENTI Di nuovo partito in panchina, come a Ferrara, Borini entra e segna EPA
COLTELLO TRA I DENTI Di nuovo partito in panchina, come a Ferrara, Borini entra e segna EPA
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy