La Gazzetta dello Sport

C’È UN RIGORE PER ILICIC UN’OMBRA SULL’1-1

- di FABIO LICARI

Non memorabile la prestazion­e dell’arbitro Stefanski. Molti gli errori, suoi e degli assistenti, cominciand­o dal primo bellissimo gol dell’Atalanta: all’inizio dell’azione Ilicic, che poi va in rete, riceve la palla in fuorigioco di rientro (non visto). Non è detto però che la Var sarebbe intervenut­a: perché succede davvero all’alba della manovra.

RIGORE Quello che l’Atalanta riceve, poi, perde. Poco dopo il 2-1, infatti, Toprak stende Ilicic in area con un calcio da dietro sulla gamba: Stefanski, che non è il Brych di JuveTotten­ham, non vede o non ha il coraggio di fischiare (altro caso scuola da Var).

WEIGL RISCHIA La lista degli errori è lunga. Weigl, dopo il primo «giallo» per trattenuta su Gomez, meriterebb­e il secondo nella ripresa per entrata dura ancora sull’argentino. Da ammonizion­e anche Freuler che non frena e calpesta Castro. Non visto all’inizio un angolo per l’Atalanta (Papastatho­pulos devia il tiro Gomez, l’arbitro è davanti). E nel finale, vicino all’area, fallo di Gosens su Pulisic non visto neanche dall’arbitro di porta.

«GIALLI» OK Giusti i «gialli» a Cristante, Piszczek e Batshuayi (falli) e Hateboer e Schurrle (reciproche scorrettez­ze). Batshuayi cade a centrocamp­o su tocco di Masiello ma il tutto pare un po’ scenografi­co.

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