La Gazzetta dello Sport

Balotelli si scatena, ma il Nizza crolla

●Due gol di Mario non evitano il k.o. con la Lokomotiv. Carrera travolto in casa, perde anche Mancini

- Guglielmo Longhi

Balo, Carrera e Mancini sconfitti. Non si può dire che l’andata dei sedicesimi di Europa League abbia portato bene agli altri italiani.

MARIO CI PROVA La risposta migliore ai fischi razzisti che hanno provocato scandalo e polemiche per un’ammonizion­e immotivata (il danno oltre la beffa: a un quarto d’ora dalla fine Mario è stato ritenuto colpevole di aver provocato il pubblico). Due gol che non sono però serviti, perché il Nizza, rimasto in 10 per il rosso a Coly, si è fatto raggiunger­e e superare dalla Lokomotiv Mosca. L’unico che può esultare è dunque Balotelli. Contro la capolista del campionato russo in letargo dall’11 dicembre (8 punti in più di Spartak e Zenit) e ha colpito dopo 4 minuti, con un preciso diagonale di destro e raddoppiat­o poco prima della mezz’ora su un rigore abbastanza generoso: il difensore Pejcinovic cembra colpire prima col petto e poi col braccio. Carambola dunque. Mario impeccabil­e dal dischetto. La partita sembra chiusa e invece i russi la riaprono: traversa di Miranciuk che poco dopo viene travolto da Sarr in area. Fallo evidente quanto inutile. Il secondo tempo diventa subito complicato: Coly si fa buttare fuori per aver interrotto una chiara occasione da rete. E al minuto 23 ecco il pareggio; splendida punizione di Manuel Fernandez, ancora lui. Benitez non può arrivarci. In dieci il Nizza è in evidente difficoltà. I russi ne approfitta­no e completano il ribaltone, ancora con Fernandez. Il Nizza continua la serie negativa (quarta sconfitta di fila, tra campionato e coppa) ma ha molto da rimprovera­rsi per aver buttato via una partita che aveva in pugno.

CARRERA CHE DIFESA! Serata da dimenticar­e per Massimo Carrera: il suo Spartak ha perso male in casa contro l’Athletic Bilbao. È la difesa, troppo instabile, a tradire il tecnico. Gli spagnoli passano con Aduriz, prendono il palo con un tiro da fuori di Iturraspe e verso la fine del primo tempo colpiscono ancora con Aduriz: punizione, la barriera tocca, l’attaccante è bravo a sfruttare la goffa uscita di Rebrov. Ancora più ridicolo il 3-0, nato da una svirgolata di Kutepov proprio sulla linea di porta. Lo Spartak accenna a una reazione nel secondo tempo e accorcia con l’ex milanista Luiz Adriano. Ma la partita non cambia più padrone.

MANCIO PRUDENTE Lo Zenit sceglie la prudenza sul campo del Celtic, capolista nel campionato scozzese con 8 punti sull’Aberdeen, resiste fino a 12’ dalla fine, poi si arrende. Partita con poche emozioni, anche la squadra di Roberto Mancini, come quella di Carrera, sta cercando di ritrovare la condizione dopo la lunga sosta invernale (si riprende il 2 marzo). Dopo aver attaccato a lungo, al minuto 33 il Celtic trova il meritato vantaggio con un gol di McGregor al termine di un’azione spettacola­re. «Non abbiamo niente da perdere», aveva detto il tecnico alla vigilia, quasi intuendo le difficoltà. Non gli è andata bene.

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L’esultanza di Mario Balotelli, 27 anni, seconda stagione al Nizza AFP

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