Il Genoa omaggia De Andrè. Ma Ballardini perde i pezzi
●Le canzoni dell’ex cantautore suonate nello stadio prima della sfida. Il tecnico deve rinunciare a Biraschi: k.o. muscolare
Omaggio a Fabrizio De Andrè. Il prepartita di Genoa-Inter domani sera avrà un sapore, anzi un suono, speciale. Nello stadio Ferraris, infatti, nei minuti che precederanno l’avvio della sfida risuoneranno le note di alcune delle più famose canzoni dell’ex cantautore genovese, e genoano, scomparso diciannove anni fa, l’11 gennaio 1999. Domenica, tra l’altro, De Andrè avrebbe compiuto 78 anni, nello stesso giorno in cui Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ne compirà 70. Pure per questo ci sarà una celebrazione particolare da parte dello speaker rossoblù, anche se il proprietario del club, contestato da una frangia dei tifosi, da tempo ha deciso di non tornare allo stadio proprio per evitare di rendere il clima all’interno dello stadio negativo per la squadra. CLAP BANNER A creare un’atmosfera particolare contribuirà l’iniziativa di Zentiva, uno degli sponsor di maglia del Grifone, che distribuirà a tutti i tifosi del settore distinti dei clap banner rossoblù. Con quelli i sostenitori del Genoa renderanno più colorato il loro settore del Ferraris e potranno più facilmente sostenere la squadra, superando sonoramente ancor di più il nutrito tifo a favore dell’Inter. Per l’occasione infatti è stato abolito il divieto di acquisto dei biglietti ai tifosi lombardi senza tessera del tifoso, quindi oltre ai circa mille sostenitori che affolleranno il settore sopiti, potranno esserci molti altri interisti negli altri settori dello stadio.
BIRASCHI K.O. «Loro sono forti – ha ribadito Ballardini – ma noi cercheremo di metterli in difficoltà. Sapremo farci rispettare». Il tecnico del Genoa, però, nell’allenamento di ieri ha perso Biraschi per un serio infortunio muscolare, dovrà rinunciare ancora a Taarabt, oltre a Izzo, Veloso e Pepito Rossi, ma avrà Galabinov, dopo aver cancellato la crisi che aveva portato il Grifone in zona retrocessione, ora punta a fare un ulteriore passo avanti: «Dobbiamo creare di più e per farlo dobbiamo riuscire ad attaccare con più giocatori».