«Quest’anno ha cambiato marcia Io e Nicola simili nella tenacia»
● Enrico Fabris, non menta: ci credeva?
«Sì, perché da inizio stagione ha cambiato marcia e nella classifica della Coppa del Mondo di 5000-10.000 è 4°. Poi nessuno avrebbe potuto pronosticare un simile crollo di Kramer. Quando ha intuito che l’oro era irraggiungibile, ha smesso di lottare. Così, a -5 giri, abbiamo capito che era fatta».
● Cosa si respira o si mangia di speciale a Roana? «Non è merito di Roana, né mio: è tutta farina del sacco di Nicola. Anzi, certi paragoni con me potrebbero risultare stucchevoli. E’ vero però che, pur avendo oltre dieci anni di differenza, ci conosciamo da sempre e che le nostre famiglie sono amiche. I suoi mi hanno seguito anche ai Giochi di Vancouver 2010 e sono venuti da mia figlia appena nata, in ospedale. Nicola ha fatto il salto di qualità non trascurando alcun dettaglio, diventando metodico, non sperperando energie. Di simile, in questo senso, abbiamo la tenacia».
● Cosa succederà ora in paese?
«Già me l’immagino: clacson, bandiere, festoni e bar pieni dopo la gara seguita dal maxi schermo approntato allo stadio del ghiaccio dove svetta la mia gigantografia. Quasi vorrei esser lì... Ma ammetto che dopo l’arrivo, quando me lo son ritrovato in braccio, mi sono commosso. Lo hanno notato anche gli altri. Invecchio: ai miei tempi non succedeva».