La Gazzetta dello Sport

Cagliari e i dubbi di Lopez Padoin-Barella che rebus

●Il tecnico dei sardi indeciso sull’assetto da utilizzare contro una squadra in crisi che però ha creato tanti problemi ai suoi

- Mario Frongia CAGLIARI

Diego Lopez fiuta la trappola Bentegodi. E mette le mani avanti: «Il Chievo è in crisi ma ha giocatori abituati a queste partite. Ripartiamo da quello che ci ha lasciato la gara di domenica scorsa: a Sassuolo abbiamo preso un punto importante». L’allenatore del Cagliari ha con sé Faragò («Si è allenato due giorni, sta meglio»), i giovani attaccanti Han e Ceter ma lascia a casa Giannetti, oramai ai margini, e gli infortunat­i Romagna e Cigarini. Il tasto è dolente: «Parliamo di quelli che ho a disposizio­ne. Barella può fare anche il regista, Padoin gioca bene dappertutt­o. Joao Pedro? Lui preferisce giocare avanti ma anche da mezzala, in partite d’attacco come a Udine, ha fatto bene. Per me può giocare in entrambi i ruoli».

FILOSOFIE Insomma, tre dubbi in uno. Il primo porta all’esclusione di Faragò a vantaggio di uno tra Dessena e Lykogianni­s. E in una partita in cui ci sarà da stringere i denti il capitano pare in leggero vantaggio sul greco. Ma rimane da mal di testa l’incertezza sul vice Cigarini, pedina toppata al mercato di riparazion­e. Con Barella il Cagliari guadagna in tecnica, dinamismo e capacità di recupero. Ma, in una zona del campo molto delicata, rischia qualcosa per la consueta esuberanza del talentino. Viceversa, il gruppo ci rimette, per giocate e incursioni, sulla fascia, zona in cui Barella può davvero fare la differenza. Con Padoin il discorso cambia. Se l’ex juventino dovesse indossare le vesti del metodista, Lopez potrebbe abbassare Joao Pedro e piazzare Sau al fianco di Pavoletti. Un mix che assembla qualità, forza fisica e guizzi in area. Il tecnico in settimana ha provato e riprovato le due soluzioni. La decisione finale è attesa per la riunione tecnica di oggi a metà mattina. La sensazione? Barella metronomo ha quotazioni in ascesa. In sostanza, la mediana a cinque anti Chievo sarebbe formata da Dessena, Ionita, Barella, Joao Pedro e Padoin. VARIANTI Ieri Lopez ha riannodato i fili. Con un passo indietro: «Col Sassuolo è stata una partita a metà. Non ci siamo mossi bene nella fase di non possesso palla, abbiamo tirato poco e nel secondo tempo potevamo fare meglio. La gara col Chievo sarà simile, non fanno punti da un po’ e hanno perso l’ultima contro il Genoa. È uno scontro diretto, servono concentraz­ione, determinaz­ione e attenzione sulle palle inattive a favore e contro. Dobbiamo migliorare, ma adesso quel che conta sono i punti». Sull’approccio al match il tecnico non si sbilancia. «Conosco il loro sistema di gioco, abbiamo lavorato su tante varianti. Il 3-4-1-2? Una delle cose che possiamo fare». In breve, un Cagliari camaleonti­co. D’altronde, con 25 punti a +8 dalla terzultima, in serie positiva da tre turni (Crotone e Sassuolo fuori, Spal in casa) con un solo gol subito, e dal dischetto, l’autostima di Castan e soci è solida. Quel che scarseggia sono i gol. «Dobbiamo mettere nelle condizioni migliori gli attaccanti, ma loro devono muoversi meglio. La difesa? Fa piacere non prendere gol, ma - conclude Lopez dobbiamo fare risultato. Che significa crescere in tutti i settori».

 ??  ?? 1 Diego Lopez, 43 anni, ha già allenato la prima squadra del Cagliari nella stagione 2013-2014. In rossoblù è stato anche giocatore, allenatore della Primavera e vice in prima squadra ANSA 2 Simone Padoin, 33 anni, seconda stagione con il Cagliari...
1 Diego Lopez, 43 anni, ha già allenato la prima squadra del Cagliari nella stagione 2013-2014. In rossoblù è stato anche giocatore, allenatore della Primavera e vice in prima squadra ANSA 2 Simone Padoin, 33 anni, seconda stagione con il Cagliari...
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