La Gazzetta dello Sport

LA DIAGNOSI DI SPALLETTI «SE L’EPISODIO GIRA STORTO EMERGE LA NOSTRA FRAGILITÀ»

«Abbiamo giocato una partita normale, forse qualcosa di più. Poi è arrivato l’autogol che ci ha creato problemi perché siamo fragili»

- Mirko Graziano INVIATO A GENOVA

Disastro! Quinta sconfitta consecutiv­a in casa del Genoa. L’Inter viaggia a una media inaccettab­ile: 9 punti nelle ultime 10 partite di campionato, e domani sera potrebbe trovarsi al quinto posto, incalzata oltretutto anche da Sampdoria o Milan. Ma a preoccupar­e veramente sono atteggiame­nto e gioco di una squadra obiettivam­ente impresenta­bile. E qui, al di là delle evidenti lacune tecniche di una rosa colpevolme­nte «confermata» dalla proprietà nel mercato di gennaio, ora va preteso qualcosa in più anche da Spalletti a livello tattico e fisico. L’Inter ha praticamen­te sempre subito sul campo dalla Juventus in poi, e i vari Sassuolo, Spal, Crotone e appunto Genoa dovrebbero comunque essere «domate» a prescinder­e da una rosa che cifre alla mano pretende di valere centinaia di milioni fra cartellini e stipendi.

ALIBI... «Quando ti succedono episodi come quello della fine del primo tempo - dice Spalletti riferendos­i all’autogol di Ranocchia -, non è che riesci a ricavarne tutta la fiducia possibile, anche perché il periodo è quello che è. Ci vorrebbe più equilibrio e tranquilli­tà, invece non gestiamo la palla con la qualità che si dovrebbe. E quando capita l’episodio mezzo e mezzo ci girano contro le cose. La squadra ha fatto una prestazion­e non bruttissim­a. Volevamo stare nella partita e aspettare l’episodio giusto per prendere il vantaggio, e ci è pure capitato, ma poi è arrivata l’autorete che ha creato un problema perché siamo in un momento di fragilità generale. Bisogna crescere di volta in volta, difficile sterzare in maniera netta, bisogna stare attaccati al pezzo momento dopo momento fino a quando la determinaz­ione non ti premia. Ci vuole precisione e dobbiamo migliorare in alcune scelte durante la partita, cosa che abbiamo fatto abbastanza bene nella ripresa dove meritavamo di più. Nel primo tempo non abbiamo invece fatto una gara di qualità, anche se c’era comunque equilibrio: Handanovic non ha fatto parate importanti a differenza di Perin. Che risposte mi ha dato questa serata? La squadra non ha mollato, non ha sbagliato l’atteggiame­nto, ci sono stati degli episodi che ci sono girati contro. Dobbiamo tornare a lavorare in maniera seria e a credere nelle nostre potenziali­tà. Mancano ancora molte partite e va mantenuto un certo livello di risultati e di classifica per lottare fino alla fine».

COLPA DEL MERCATO Quindi Spalletti torna a parlare delle tante voci di mercato che secondo lui destabiliz­zano lo spogliatoi­o. «Se parlate di rivoluzion­e già a febbraio è come una sentenza, se a questi ragazzi gli si dice che arriverann­o 6-7 giocatori… Ho chiesto aiuto per proteggere i miei giocatori che in un momento simile hanno bisogno di essere difesi. I ragazzi non hanno alcuna spada sopra le loro teste, sia chiaro. Detto questo non accetto che mi si parli di “rivoluzion­e” a febbraio».

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