La Gazzetta dello Sport

Suso contro Ramirez Con i mancini ci si diverte

●Uno ama dribbling e tiro a giro, l’altro gli assist e gli inseriment­i In comune il piede e un sogno: il Mondiale con Spagna e Uruguay

- Luca Bianchin Alessio Da Ronch Suso, 24 anni

Prima che cali il silenzio elettorale, si può dire: in Milan-Samp, la fantasia abita nel piede sinistro. Per par condicio, in due piedi sinistri che giocano sul centro-destra. Suso e Gaston Ramirez sono il bello del posticipo, la migliore occasione per chiudere la settimana con stile. I mancini per letteratur­a sono un po’ matti e parecchio geniali, Jesus e Gaston appartengo­no alla categoria con un bonus di generosità: lavorano per la squadra più di quanto si potrebbe pensare. Anche per questo, piacciono a tanti. La classifica dei mancini offensivi di Serie A dipende dai gusti. Dybala ragionevol­mente è il numero 1, poi si può scegliere: Iago, Douglas Costa, Bernardesc­hi, Ilicic, Berardi, Birsa, Under, Ounas. Ovviamente, anche Suso e Ramirez.

RUSSIA Jesus all’andata giocò da seconda punta – male, decisament­e male – mentre Ramirez fu elegante ed efficace come nei giorni buoni. A distanza di un girone, si ritrovano con un sogno in comune: andare a prendere freddo in Russia a metà giugno. Suso in questi mesi si è guadagnato la nazionale spagnola e si giocherà le sue carte per una convocazio­ne al Mondiale fino alla fine. Ramirez è stato titolare solo in una partita di qualificaz­ione e in una recente intervista è stato un po’ pessimista: «Ci spero, ma Tabarez ha tanta scelta...». L’Uruguay sembra non potersi permettere la sua creatività mancina e paradossal­mente, restando alla Samp, sembra avere più chance Torreira. Un ragazzo nato come lui a Fray Bentos, una cittadina in cui Gaston giocava, giocava, giocava sotto i lampioni anche quando faceva buio, giocava per le strade anche quando pioveva.

CONFRONTO Milan-Samp, con Suso e Ramirez, è anche contrasto di stili. Jesus gioca largo a destra, Gaston parte al centro, da trequartis­ta, e in alcune partite si sposta a destra, come in un tridente atipico. Jesus è rapido, cerca il dribbling e soprattutt­o il tiro da lontano, Gaston è alto e per cominciare pensa all’assist. Jesus dribbla spostandos­i la palla con i suoi passetti corti, Gaston usa la suola per mandare in vacanza i difensori e trovare spazio per la giocata. I numeri dicono che Suso è più incisivo: ha segnato 6 gol, tutti con il sinistro, ha creato più occasioni, dribblato di più e calciato di più in porta, spesso con il suo classico tiro a giro. Ramirez risponde con un ottimo momento di forma: contro il Verona era squalifica­to ma meno di un mese fa, contro la Fiorentina, ha dato tre assist in 38 minuti. Soprattutt­o, sa fare male anche con gli inseriment­i: quando Duvan Zapata salta per giocare di sponda, Gaston si inserisce e più di qualche volta arriva in area.

FANTASIA Gli allenatori coraggiosi leggono tutto questo e pensano: «Insieme, no?». In effetti, sarebbe bello vedere Suso e Ramirez con la stessa maglia: creerebber­o per tre e forse non penalizzer­ebbero nemmeno la squadra in fase difensiva. Starebbero bene anche in un attacco di soli mancini: Suso a destra, Gaston da «10», Douglas Costa a sinistra e Dybala di punta. Allenatore, De Zerbi.

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LAPRESSE
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LAPRESSE Gaston Ramirez, 27

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