Giampaolo sfida il tabù Rino «Stavolta me la gioco alla pari»
●Neanche una vittoria contro Gattuso. «Avrà un futuro luminoso. Ma stavolta ha più da perdere il Milan...»
«Stasera vediamo davvero chi siamo noi e chi sono loro. Chi meriterà, vincerà». Marco Giampaolo pregusta la sfida di San Siro e lo fa come mai gli era capitato: «Per tanto tempo ho giocato contro il Milan sapendo che al 90% avrebbero vinto loro. Ora so di poter andare a giocarmi la partita. È un bel passo in avanti. Credetemi, la cosa mi riempie di soddisfazione e orgoglio. Non punterò di sicuro al pareggio, vi confesso che non saprei neppure come chiederlo ai miei giocatori. Al contrario, metteremo dentro la partita le nostre idee, le solite, quelle che ci hanno portato qui. E ho fiducia». Lui per l’occasione ha fatto un regalo speciale a Emanuel Ercolano, terzino destro dell’under 16 convocato per sostituire l’infortunato Sala. Un ragazzo promettente nato, tra l’altro, a Castellammare di Stabia, a pochi passi dall’abitazione dei genitori di Quagliarella.
CAMBI Negli ultimi giorni Giampaolo ha passato ore a studiare il Milan di Gattuso, un allenatore che sfida per la prima volta dopo tante partite in cui Ringhio era avversario in campo, imbattibile. Il tecnico della Samp non ha mai esultato contro il Gattuso giocatore. «Una volta, se non mi sbaglio con il Catania, ho pareggiato (Gattuso quella volta entrò in campo solo al 90’, ndr), ma quello era un Milan stellare, non c’era partita. Ora il confronto c’è e noi possiamo affrontarlo un po’ più leggeri: se falliamo noi restiamo in corsa, se falliscono loro si fa dura». Non sarà sull’atteggiamento mentale, comunque, che si deciderà la sfida. «Credo che in questo caso si rivelerà fondamentale giocare in 14. I cambi, il loro modo di entrare in partita, potrebbero essere decisivi». Anche per questo SULLA PARTITA
NON PUNTERÒ AL PARI, NON SAPREI COME CHIEDERLO AI GIOCATORI...
MARCO GIAMPAOLO