La Gazzetta dello Sport

ORA SPALLETTI DEVE PRENDERSI DEI RISCHI

L’Inter sconfitta dal Genoa

- IL COMMENTO di LUCA CALAMAI email: lcalamai@rcs.it

L’ultimo eroe del Triplete in attività in Italia fa esplodere la crisi dell’Inter. Magari in questo momento Spalletti avesse a disposizio­ne uno con la lucidità e la classe di Goran Pandev. La sconfitta contro il Genoa suggerisce tre consideraz­ioni: senza Icardi la squadra nerazzurra non vale un posto in Champions; anche gli altri reparti vanno in difficoltà quando manca uno dei titolari (ieri non c’erano Miranda in difesa e Perisic sugli esterni) e sorprende l’ostinazion­e con la quale il tecnico di Certaldo continua a proporre un centrocamp­o senza idee, senza cambi di ritmo e anche senza gol nelle gambe. Borja Valero, Vecino e Gagliardin­i hanno tutti lo stesso passo. Da più di un mese, decisament­e lento. Le certezze di inizio campionato sono svanite. Spalletti deve uscire dal già visto se vuole conquistar­e una zona Champions oggi quanto mai in bilico. Se la Lazio domani sera batterà all’Olimpico il modesto Verona l’Inter scivolerà al 5° posto. Il tecnico di Certaldo deve prendersi dei rischi tattici. Oltre a recuperare prima possibile Icardi e magari anche Perisic serve qualità nella costruzion­e del gioco. Nel finale della gara di Marassi un’Inter pazza, con Rafinha, Brozovic e Pinamonti, sembrava un’altra squadra rispetto a quella banale di inizio gara. Nessuno chiede follie ma tentare qualcosa di diverso nel modulo o negli interpreti è un passaggio obbligato.

Da una parte i tormenti nerazzurri, dall’altra i sorrisi della Roma. La squadra di Di Francesco vincendo a Udine sale al terzo posto in classifica e si gode oltre alle parate di Alisson (normale che mezzo mondo lo stia corteggian­do) l’esplosione del talento Under, 4 gol nelle ultime tre gare. La prima scommessa vinta dal diesse Monchi. Il giovane turco ha portato freschezza, qualità, dribbling, cambi di ritmo e reti.

E oggi riparte il testa a testa scudetto. La Juve ha una partita «stile Coppa». Il derby non è mai una storia banale. Da quando è arrivato Mazzarri la squadra granata ha cambiato passo. Lo stadio Grande Torino è un fortino inattaccab­ile. L’idea tattica di Mazzarri è facilmente prevedibil­e: grande attenzione alla fase difensiva e ripartenze affidate alla potenza nuovamente esplosiva del Gallo Belotti e alla velocità di Iago Falque. Allegri considera questa sfida la vera trappola prima dello scontro diretto. E la affronta con assenze pesanti (Mandzukic, Cuadrado, Matuidi). Però, attenti, il tecnico bianconero ha aperto alla possibilit­à di vedere in campo Dybala per uno spicchio di derby. Il Napoli seguirà con attenzione il derby della Mole prima di avventarsi su una Spal che arriva al San Paolo nel momento sbagliato.

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