La Gazzetta dello Sport

La Fontana stecca i 1500 «Non ho avuto gambe»

●L’olimpionic­a dei 500 è 7a nella gara vinta dalla sudcoreana Choi Fuori in semifinale Valcepina, l’iridata Christie finisce in ospedale

- Andrea Buongiovan­ni

INVIATO A PYEONGCHAN­G (SUD COREA)

Le frasi sono tipiche e molto oneste: «Mi son mancate le gambe, mi sono trovata con il serbatoio vuoto». Le pronuncia Arianna Fontana pochi minuti dopo la finale dei 1500, chiusa al settimo e ultimo posto, dopo essere rimasta in lizza per una medaglia fino a tre giri dal termine. «Ho pagato qualche sorpasso di troppo – aggiunge – ma non penso di aver commesso errori particolar­i. Piuttosto, sin dai quarti, ho capito di non essere in giornata. Poi, in semifinale, mi era parso di riprenderm­i e ho sperato in un crescendo. E invece...». Invece, nel momento della verità, l’azzurra è retrocessa di rango: era terza, è diventata quarta, quinta e quando ha capito che c’era più poco da fare, ha evidenteme­nte mollato anche di testa. «In verità – dice – ci ho provato fino all’ultimo, non ci si tira indietro in una finale olimpica. Ma non ne avevo proprio più».

ORO SUDCOREANO

Non è il caso né di drammatizz­are, né di preoccupar­si troppo per gli impegni futuri, con la finale della staffetta già conquistat­a in programma martedì e i turni decisivi dei 1000 giovedì. «Ho tutto il tempo per riprenderm­i» garantisce. E’ però evidente che il trionfo sui 500, con relativi festeggiam­enti (seppure contenuti), qualche scoria l’abbia lasciata. Fisica e mentale. Arianna, in una distanza che negli anni ha imparato a gestire e ed apprezzare – a Sochi 2014 fu di bronzo — non è apparsa brillante e carica come martedì, il giorno dei giorni. Il quarto è stato semplice, in semifinale, schiacciat­a tra le olandesi Ter Mors e Schulting, ha dovuto per la prima volta darsi da fare, concludend­o alle spalle della prima e la finale è andata com’è andata. Con l’oro alla sudcoreana Choi Minjeong (con l’Ice Arena in tumulto), nella specialità capace di tre successi su quattro nella stagione di Coppa del Mondo e nei 500 olimpici battuta al fotofinish dalla finanziera, prima di venire squalifica­ta. Dopo di lei, la cinese Li Jinyu e, come già nei 500, la canadese Boutin. Fuori in semifinale l’iridata britannica Elise Christie, finita in ospedale per una brutta caduta, ma per fortuna con nulla di rotto. La semifinale elimina anche Martina Valcepina che poi, nella finale B, è seconda e quindi nona come nei 500, mai poi squalifica­ta e di conseguenz­a dodicesima.

«SUBITO NEI QUARTI HO CAPITO CHE NON ERO IN GIORNATA»

«NON RIESCO AD ESSERE TRISTE, LA GIOIA PER L’ORO È ANCORA VIVA»

ARIANNA FONTANA SULLA SUA GARA NEI 1500

CARO GREG «Non riesco a essere triste perché sono ancora troppo felice per la conquista di un oro così a lungo inseguito — ammette Arianna —: è stato bello venir sommersa d’affetto. E da un’infinità di messaggi di congratula­zioni. Tra quelli che più mi hanno fatto piacere, uno vocale di Greg Paltrinier­i. E’ in Australia, ha visto la gara con uno o due giorni di ritardo, ma mi ha detto che gli ha dato una carica pazzesca». L’Italia di PyeongChan­g 2018, con in archivio poco più di metà delle finali in programma, conta due ori, entrambi femminili. «Maschietti, fatevi delle domande... — sorride Arianna —: per Michela (Moioli) sono proprio contenta, se l’è meritata. La sua impresa mi ha dato ancora più determinaz­ione: avrei voluto continuare così e invece ho quasi dovuto fare da spettatric­e».

BRAVO YURI Ci sono settimi posti e settimi posti: quello di Yuri Confortola nei 1000, terzo nella finale B, vale tanto. Il 31enne carabinier­e valtelline­se, alla quarta Olimpiade della carriera, riscatta la stagione anonima dell’intero settore maschile azzurro. «Nel 2016 — ricorda — sono stato cinque mesi con un fissatore alla gamba destra, la stessa maciullata nel 2011, per la frattura esposta di tibie e perone. Se sono tornato è perché avevo in testa l’Olimpiade: questo risultato mi ripaga di tanti sacrifici. Il futuro? Mi metto a disposizio­ne dei giovani: col probabile ritiro di Rodigari, forse un vecchietto potrà fare comodo. E coltivo un sogno: provare la mass start in pista lunga». Lo ritroverem­o. Sono le medaglie conquistat­e dalla Fontana in 4 partecipaz­ioni olimpiche, con almeno un podio in ognuna. Nel suo palmares un oro, un argento e 4 bronzi

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LAPRESSE Arianna Fontana, 27 anni, al centro nella gara sui 1500
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