La Gazzetta dello Sport

Novara-Conegliano Coppa Italia affare loro

● Le due favorite non mancano l’appuntamen­to con la finale, ma entrambe soffrono. E’ un’Egonu superstar con 35 punti

- Davide Romani INVIATO A BOLOGNA

La potenza azzurra contro l’imprevedib­ilità mondiale. La finale di Coppa Italia è ancora una faccenda tra Novara e Conegliano. Tra la potenza di Paola Egonu - anche ieri mvp al PalaDozza con 35 punti di cui 6 nel tiebreak decisivo – e le tre stelle straniere dell’Imoco: la messicana Samantha Bricio, la croata Samanta Fabris e l’americana Kimberly Hill. E per le due finaliste sarà il quarto capitolo della saga infinita tra le due squadre che poi nel prossimo mese arricchira­nno la rivalità di altre due sfide tra campionato e Champions League in attesa dei playoff. «Quando ci si trova in fondo a una manifestaz­ione è sempre un buon segno – continua Barbolini – ma non si è fatto ancora niente. Arrivare in semifinale o finale conta poco, questo tipo di evento conta vincerlo».

FORZA E PAURA Conegliano conquista la sua seconda finale consecutiv­a – l’anno scorso alzò il trofeo superando Modena – con una prova di slancio su Busto Arsizio. Un 3-0 convincent­e nel punteggio e nei numeri delle attaccanti di palla alta (54 punti in 3), ma che lascia qualche perplessit­à nelle parole del tecnico Santarelli, alla sua prima finale di Coppa Italia. «Volevo qualcosa di più in questa partita – racconta il 36enne tecnico umbro -. Va bene, abbiamo conquistat­o la finale, ma mi aspettavo qualcosa di differente. Mi aspettavo tre set giocati come il primo. Ma almeno abbiamo messo in campo una bella reazione nel secondo e terzo dove eravamo sotto anche grazie ● L’orario della finale di Coppa Italia in programma questa sera Conegliano-Novara; alle 17.30 la finale di A-2 San Giovanni Marignano-Mondovì alla maggior esperienza in queste competizio­ni di qualche nostra giocatrice rispetto a Busto». Invece Novara è uscita dalle sabbie mobili di una partita che Monza, arrivata alle final four da “under dog”, stava per chiudere a suo favore sul 2-1 nel computo set. «Sono contento perché abbiamo affrontato un’avversaria di altissimo livello – continua Barbolini -. Nel terzo set siamo mancate in difesa come ci accade spesso in questo ultimo periodo poi ci siamo riprese e a muro abbiamo fatto la differenza (16 finali, ndr)».

SUPER PAOLA Alla sua prima final four di Coppa Italia Paola Egonu sta dimostrand­o il suo enorme talento. Tra quarto e quinto set 16 punti (10 nel terzo) che hanno girato l’inerzia della partita. «Ha avuto un impatto molto positivo – conclude Barbolini -. Ricordiamo­ci che è la prima finale che gioca. Tante volte da lei ci si aspetta sempre punto ma non sempre succede. Anche vivere queste situazioni la aiuteranno a crescere. Le sta vivendo nella maniera giusta». A provare a contenere la potenza di Egonu ci sarà il libero azzurro di Conegliano Monica De Gennaro. «Ci meritiamo questa finale come squadra. Nella semifinale abbiamo dimostrato come organico di valere questo livello. In finale dovremo spingere in tutto perché incontriam­o un avversario molto difficile. Servirà ancora il carattere di questa squadra che non molla mai». Alle ore 20.30 si partirà per decidere il nome della vincitrice della Coppa Italia del 2018. Preparate l’atlante geografico per capire se il trofeo viaggerà sulla tratta Guadalajar­a (Bricio)-Hill (Portland)-Pola (Fabris) oppure se dovrà prenderà la direzione di Cittadella, casa di Paola Egonu. Sono loro le stelle dell’attesa finale.

Le sfide già giocate in stagione tra Conegliano e Novara: 2-1 Imoco che ha vinto in Champions e campionato; per l’Igor successo in Supercoppa

20.30

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 ??  ?? Nella foto in alto Paola Egonu supera il muro di Monza. Nella foto sotto la messicana Bricio protagonis­ta con Conegliano ●
Nella foto in alto Paola Egonu supera il muro di Monza. Nella foto sotto la messicana Bricio protagonis­ta con Conegliano ●

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