La Gazzetta dello Sport

Rabbia social e ira Mentana «Cinesi assenti e Spalletti...»

●«Club e squadra sono abbandonat­i a se stessi». Santin: «Il no a Ramires dice tutto»

- Luca Taidelli MILANO

Anche i tifosi interisti vip sono buoni e cari ma a un certo punto perdono la pazienza. Il «punto» - mentre sui social il popolo ribolle e spopola e si chiede dove sia Suning - sembra arrivato dopo la resa di Marassi, con quella striscia imbarazzan­te di dieci partite che hanno fruttato la miseria di 9 punti. Neanche il fanalino Benevento - che peraltro ci sta mettendo l’anima - ha fatto peggio di Icardi&C.

ZANETTI E IL GELATO E proprio da un raffronto con i sanniti parte una feroce quanto lucida analisi del direttore del tg di di La7 Enrico Mentana. «L’Inter è una società abbandonat­a a se stessa - ha detto Mentana a Sky -. Il proprietar­io vive dall’altra parte del mondo, a Milano c’è suo figlio, un bravissimo ragazzo che gira con un’auto che costa quanto mezza difesa del Benevento e non dà l’idea di capire cosa succede in campo. L’Inter ha 50mila spettatori in media. Vedrei bene una specie di azionariat­o popolare, so che tanti tifosi sarebbero pronti e io farei la mia parte. Thohir non conta una mazza, ma Suning potrebbe anche lasciare l’Inter in balia di se stessa. Tanto che Spalletti e la squadra in questo vuoto sono liberi di sbagliare e non c’è un progetto visibile. Emblematic­a l’immagine di Zanetti che mangia il gelato in tribuna. Manca un manico forte che si faccia sentire. Sabatini non ha nessun ruolo. Ridicola la vicenda Pastore. La squadra? Frenata senza scusanti. Fa sempre gli stessi errori, il gioco è prevedibil­e, qualcosa non va. Direttore e allenatore possono avere più colpe di quanto sembra. Ora mi faccio qualche domanda pure sul tecnico...».

STEVEN CAPISCE POCO DI CALCIO. ORA AZIONARIAT­O POPOLARE

ENRICO MENTANA DIRETTORE TG LA7

EMBLEMA RAMIRES Meno drastico ma comunque tagliente Marco Santin della Gialappa’s, sempre presente al Meazza («A sostenere la squadra, i fischi non aiutano nessuno») e speranzoso che Icardi e soci siano ancora in tempo per rialzarsi: «L’Inter da due mesi non gioca più. Rafinha è forte ma si vede che non sta bene. Perisic è scomparso e prima gli bastavano 20’ per fare la differenza. Ma era chiaro che bisognava intervenir­e a gennaio. Serviva un centrocamp­ista di gamba che sappia cambiare ritmo, Ramires era perfetto e di fatto nostro. Voleva pure venire, ma i cinesi hanno detto no. Un segnale inquietant­e. Da parte della proprietà serve più chiarezza. Martinez è un buon acquisto in prospettiv­a, ma se serve per sostituire Icardi di cosa stiamo parlando?». Più soft Elenoire Casalegno: «L’assenza di Icardi si sente. Bisogna credere in se stessi, essere più compatti e aggressivi. Mentana duro, è lo sfogo di un tifoso innamorato».

TOLDO IN DIFESA La difesa d’ufficio arriva da Francesco Toldo: «Ci sono altre squadre blasonate che sono più sotto rispetto all’Inter, ma nessuno ne parla».

SERVIVA UN UOMO DI GAMBA, DA SUNING SEGNALI PREOCCUPAN­TI

MARCO SANTIN CONDUTTORE RADIOFONIC­O

ADESSO SERVONO AUTOSTIMA, COMPATTEZZ­A E AGGRESSIVI­TÀ

ELENOIRE CASALEGNO CONDUTTRIC­E TELEVISIVA

NESSUNO PARLA DI ALTRE SQUADRE BLASONATE CHE SONO SOTTO DI NOI

FRANCESCO TOLDO RESPONSABI­LE INTER FOREVER

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