Milan, Gattuso già meglio di Montella
●Il neo tecnico ha ottenuto un punto in più del predecessore con 3 gare in meno. In crescita anche altri indici UN CAMPIONATO A DUE VELOCITÀ
Se fino all’altro ieri era rimasta negli occhi soprattutto la vittoria con la Lazio, adesso c’è una partita che ha fatto tintinnare ancora di più l’argenteria rossonera. Per intensità, produzione offensiva e sviluppo del gioco, MilanSamp ● i punti conquistati da Gattuso in 11 partite, con 6 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Il Milan di Montella ne aveva fatti 20 in 14 gare: 6 successi, 2 pari, 6 k.o. può valere il primo posto sul podio delle prestazioni di questo campionato. Come direbbe Gattuso, l’asticella si è ulteriormente alzata e ora i rossoneri hanno (e danno) la sensazione di poter saltare ancora più in alto.
CONDIZIONE L’altra sera Rino ha battuto sul consueto concetto: basta con la storia della grinta e del cuore, c’è stato altro in questa vittoria. Come dargli torto. Grinta e cuore spiegano bene quando Suso, Montolivo e Calabria hanno triplicato su Ramirez murandogli anche gli spifferi. Ma non bastano in occasione del gol. E’ stata un’azione bellissima, probabilmente la più bella della stagione. E qui c’entra la tattica: lancio da una fascia all’altra (Calhanoglu), sovrapposizione (Calabria premiato da Suso), cross e inserimento (Bonaventura). Sembrava uno di quegli schemi che si provano nel riscaldamento, solo che qui c’erano anche gli avversari. Per ottenere questo il Milan ha dovuto sudare. Non domenica sera perché i rossoneri tutto danno tranne l’impressione di essere stanchi. Ma per arrivare a questa condizione il Milan è passato da una nuovo concetto di lavoro e da alcune bruttissime figure. Messe nel conto da allenatore e d.s., ma vallo a spiegare a media e tifosi dopo aver pareggiato a Benevento e perso tre a zero a Verona. PLEBISCITO Gattuso ha usato la fatica come collante e il dialogo con la squadra come stimolo. Poi, come dice lui, farli contenti tutti è impossibile. Ma il clima all’interno di Milanello è cambiato molto. Nelle ultime settimane il tecnico ha ottenuto dai suoi giocatori apprezzamenti plebiscitari, segno che il suo modo di porsi, magari a volte scomodo ma senza dubbio schietto, piace. Alla gente rossonera invece piace molto di più quel che raccontano i numeri del suo Milan. I paragoni hanno sempre un certo che di sgradevole, ma in casi come questi rendono bene l’idea. Rispetto a Montella (che comunque ha riportato la squadra in Europa e vinto una Supercoppa), Rino ha ottenuto un punto in più (21) giocando 3 gare in meno. Ha una media punti da Champions (1,9 contro 1,42). Ha una differenza reti più ampia (4 a 1), con 6 gol subiti in meno. E’ soprattutto prendendo in analisi il Gattuso edizione 2018 che spicca il paragone. Gli indicatori principali – basta dare uno sguardo alle medie contenute nell’infografica qui a sinistra – sono tutti migliori.
INDICI Molto istruttivo anche osservare le statistiche di Samp-Milan dell’andata, ovvero il punto più basso della stagione, gara chiusa con una sfuriata epocale di Fassone. Un girone dopo, l’inferno è diventato paradiso: 16 tiri a 4 (8 a 0 nello specchio...), 22 giocate in area avversaria a 10 e via dicendo. E c’è di più: questo Milan-Samp risulta la migliore gara per indice di pericolosità (elaborato da Sics, pesa occasioni da gol, azioni pericolose e tiri per capire quali squadre sviluppano più gioco), +65, di tutto il campionato rossonero. Lo stesso indice, nel 2018, indica il Milan come la seconda squadra del torneo (+29,7) dietro il Napoli (+46,4) e davanti a Juve e Roma (+22,6). Intanto i bookmaker hanno deciso di riaprire il testa a testa con l’Inter. Chi si piazzerà davanti all’altra? Le giocate erano state chiuse a metà ottobre, ora si può di nuovo scommettere. Un segno dei tempi anche questo.
21
Rino ha una media >punti Champions (1,9 contro 1,42) e una differenza reti più ampia (4 a 1)
Gattuso ha subito >●2 gol totali, 6 in meno di quelli incassati dalla difesa di Montella