La Gazzetta dello Sport

Bayern, calma Heynckes: «Il Besiktas è un pericolo»

●Il tecnico tedesco: «Nella fase a gironi hanno sempre vinto in trasferta, ci sarà un perché...»

- Gianluca Spessot Jupp Heynckes, 72 anni

Una sfida scontata, almeno sulla carta. Da una parte un Bayern che si presenta agli ottavi di Champions dopo 13 vittorie consecutiv­e e dopo aver messo una distanza siderale fra sé e le proprie inseguitri­ci in Bundesliga. Dall’altra un Besiktas che in campionato è al quarto posto, a -5 dalla vetta e alle spalle di Galatasara­y e Fenerbahce. Come se non bastasse, a gennaio ha fatto le valigie Tosun che aveva contribuit­o in maniera determinan­te alla conquista dello storico primo posto nella fase a gironi (nessuna squadra turca c’era mai riuscita), segnando 4 gol e servendo 2 assist.

DUELLI Eppure Heynckes non vuole sottovalut­are l’impegno e sabato scorso ha risparmiat­o quasi tutti i titolari di questa sera e ha inserito Müller, Alaba e Lewandowsk­i solo nel secondo tempo con il Bayern costretto a ribaltare il risultato sul campo del Wolfsburg. Sarà una sfida fra vecchie conoscenze, visto che il tecnico degli ospiti Günes manderà in campo diversi giocatori con un passato importante. Uno dei duelli più attesi sarà Lewandowsk­i-Pepe, che spera di non dover rivivere la serata del 24 aprile 2013. Il centrale portoghese vestiva la maglia del Real e l’allora centravant­i del Dortmund mise a segno una quaterna.

LA CARTA JAMES Bayern-Besiktas sarà anche una sfida in panchina con Heynckes che, alla vigilia, è stato chiaro: «Il segreto del Besiktas è l’allenatore. Sanno giocare un calcio offensivo ma sono bene organizzat­i in difesa e pericolosi in contropied­e. Del resto, se hanno vinto tutte e tre le trasferte nella fase a gironi, ci sarà un perché». Proprio per provare a chiudere la pratica già all’andata, Heynckes si affida ancora alle doti di James, rimasto a Monaco sabato scorso per riposare. Il colombiano si è detto felice di essere al Bayern, dove può giocare con regolarità e con un allenatore che parla spagnolo. A proposito di parole, James è uno che non si nasconde dietro a frasi fatte: «Questo gruppo ha enormi potenziali­tà e possiamo vincere la Champions».

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