La Gazzetta dello Sport

Il Cagliari va sul «lettino» Difesa rock, il resto è lento

●Il k.o. col Chievo ha tolto certezze a Lopez : il +8 sulla Spal dà sicurezza, però il centrocamp­o soffre. Okay Castan-Pavoletti

- Francesco Velluzzi

Il Cagliari è al sicuro. Per ora. Forte, soprattutt­o, degli otto punti di vantaggio sul terzultimo posto occupato dalla Spal che domenica all’ora di pranzo si giocherà un autentico spareggio allo Scida, in casa del Crotone che la precede di quattro lunghezze. Il Cagliari ha 25 punti, come il Chievo che sabato lo ha battuto al Bentegodi, così come all’andata alla Sardegna Arena. La media è di un punto a partita. Diciannove di questi li ha conquistat­i Diego Lopez in 17 giornate, gli altri 6 Massimo Rastelli in 8 partite con 6 sconfitte che ne hanno decretato l’esonero, nonostante un altro anno e mezzo di contratto col club di Giulini.

CONFRONTI Difficile fare un confronto tra i due tecnici sulla base dei dati di questa stagione. Anche se Lopez ha una media punti (1,12) superiore a quella di chi lo ha preceduto (0,75). Il tecnico uruguaiano ha pareggiato quattro volte, quello campano mai. Avversione mostrata anche nel torneo scorso in cui non esistevano mezze misure: o si vinceva (tanto, 14 volte), o si perdeva, male. Furono solo cinque i pareggi, ma la squadra finì all’undicesimo posto con 47 punti, battendo Inter (fuori), Milan e Atalanta, pareggiand­o con Roma e Lazio, vincendo tutti gli scontri decisivi. E l’attacco segnava tanto, 55 gol (undicesimo) forte di un Marco Borriello che, dopo quella col Genoa (2007-2008, 19 gol), ha infilato la miglior stagione della sua lunga carriera: 16 gol in 36 partite. Oggi l’attacco del Cagliari produce meno (con 23 reti è il tredicesim­o della A con Spal e Chievo), anche rispetto al Rastelli di questo inizio stagione: 10,12 nella media tiri contro l’11,50 del precedente allenatore. Va meglio la difesa,

più protetta, più attenta, fortificat­a dall’arrivo di Leandro Castan. Il Cagliari di Lopez ha subito tre reti solo da Inter e Lazio. Ma vediamo nel dettaglio l’analisi dei reparti.

DIFESA È il settore che funziona meglio con due ottimi portieri: Cragno, fresco di rinnovo, che sale sempre più in alto, e Rafael, esperto e sicuro ogni volta che ha una chance. Poi, cinque difensori tutti affidabili. Ceppitelli e Castan sono le garanzie, Pisacane ha sempre risposto bene, ma ora sta seduto, Romagna la piacevole e fresca novità, Andreolli si sta riprendend­o anche se qualche volta sbanda. Come sabato a Verona.

CENTROCAMP­O Con Luca Cigarini, inseguito anche la stagione precedente, il Cagliari ha trovato il regista che cercava. Purtroppo, però, un brutto infortunio, lo terrà fuori almeno per altre tre partite. L’alternativ­a non c’è. Ciga ha un solo difetto: ha beccato 9 gialli. Uno in più di Barella che è letteralme­nte esploso da mezzala, ma deve disciplina­rsi se ambisce a una grande. Padoin, che fa tutto. è l’altra piacevole sorpresa. Si adatta a qualsiasi situazione, chiaro che non è un regista. Ci si aspetta di più da Ionita, bene per spinta e cross Faragò e il nuovo arrivato Lykogianni­s. Finisce qui perché Dessena non ha mai recuperato dall’infortunio e patisce, Cossu non ha più il passo. Deiola non ha, per ora, avuto spazi. Miangue è quasi sparito. Costruzion­e se ne vede poca, inseriment­i idem; gli spunti migliori arrivano dalle fasce, dalle pennellate di Faragò. Non basta.

ATTACCO Il Cagliari tira poco: solo 85 volte nello specchio (3,4 a partita). Pavoletti segna meno di Borriello che, dopo 25 gare nello scorso torneo, era a quota 11 contro i 6 del livornese. Che, però, lavora come un matto per la squadra e di testa è terribile. Buttategli un pallone alto non vi deluderà. Deludono, però, le altre punte: Sau è a due reti, gioca meno e spesso lontano dalla porta, così come Joao Pedro che ha bisogno della progressio­ne per incidere e dopo i primi 5 gol, pesanti, e la lunga squalifica, è calato. Non segna dal 3 dicembre. Farias sbaglia troppo, Giannetti è separato in casa. È tornato Han ma gli viene chiesto di fare il deus ex machina e per ora di problemi non ne ha risolti.

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Diego Lopez, 43 anni, uruguaiano, ha preso il posto di Rastelli alla nona giornata GETTY

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