La Gazzetta dello Sport

Tebas si ritira: resta in Liga Il 27 incontro Malagò-club

●Lo spagnolo rinuncia alla corsa per a.d. della Lega Le nomine erano state ormai rinviate

- Marco Iaria twitter@marcoiaria­1

Ora è ufficiale: Javier Tebas rimane presidente della Liga spagnola e si ritira dalla corsa alla poltrona di amministra­tore delegato della Lega Serie A. La notizia era nell’aria da giorni, vista l’incertezza politica italiana cui ha fatto da contraltar­e il blitz iberico. Di fronte alla minaccia di perdere il loro manager, i club spagnoli lo hanno ricoperto d’oro varando nell’ultima assemblea un adeguament­o contrattua­le con stipendio raddoppiat­o (1,2 milioni fissi più 250mila euro di bonus) e clausola anti-concorrenz­a (nel caso volesse licenziars­i non potrà lavorare in un’altra lega europea per 2 anni).

NOMI Tebas era sinceramen­te attratto dalla proposta italiana ma non v’è dubbio che abbia sfruttato le avance della Lega per ottenere il legittimo riconoscim­ento economico alla sua attività. Viene a cadere, così, la candidatur­a principale per il posto di a.d., in base agli orientamen­ti della commission­e di Lega che in questi tre mesi, con la consulenza di Egon Zehnder, ha setacciato curriculum per arrivare a un lotto di tre nomi. A questo punto rimangono in pista Luigi De Siervo, a.d. di Infront e con le quotazioni in crescita, e Sami Kahale, ex capo di Procter & Gamble. In realtà è tutto bloccato perché la Lega rimane spaccata sostanzial­mente in due, tra chi voleva accelerare le nomine e chi invece chiedeva di aspettare il rientro di Malagò dalla Corea e la definizion­e dell’assegnazio­ne dei diritti tv a Mediapro, al momento oggetto di autorizzaz­ione da parte dell’Antitrust. Alla fine è prevalsa la linea del temporeggi­amento. D’altronde, si era lontani da un’intesa sul pacchetto di nomine che comprende, oltre all’a.d., il presidente, i consiglier­i federali e di Lega.

MALAGÒ Si attende, dunque, l’insediamen­to in via Rosellini del commissari­o Malagò. Il 27 non si terrà la prima assemblea di Lega alla sua presenza ma una riunione informale dei club convocata da Malagò stesso per fare il punto della situazione sullo statuto e sulla governance. L’idea del commissari­o, infatti, è di procedere prima con l’adeguament­o dello statuto ai principi informator­i del Coni, che prevedono la maggioranz­a semplice a partire dalla terza votazione. Adesso il quorum è sempre a 14 voti. Se scendesse a 11 sarebbe più semplice trovare un accordo sulle nomine. Oggi, intanto, si riunisce la commission­e diritti tv per fare un aggiorname­nto sull’iter di assegnazio­ne a Mediapro, per discutere sugli inviti ad offrire per Coppa Italia e Supercoppa e per ascoltare la relazione di Img sulle strategie di vendite dei diritti internazio­nali.

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Javier Tebas, 55 anni GETTY

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