C’È IL SUPER-BARÇA: A CONTE SERVE UN’ALTRA DELLE SUE IMPRESE
Oggi il Chelsea sfida i favoriti catalani in Champions League
Tra Antonio Conte e la Champions League non c’è mai stato grande feeling. Anche nelle esaltanti stagioni bianconere, il tecnico che ha vinto tre scudetti alla guida della Juventus non ha mai fatto molto strada in Europa: nel 2012 fu eliminato nei quarti dal Bayern Monaco, mentre nel 2013 non riuscì a superare lo scoglio dei gironi eliminatori (lo fece fuori il Galatasaray di Mancini). Non sarà un caso se alla prima stagione alla guida della Juventus e alla prima sulla panchina del Chelsea, Conte abbia conquistato il titolo nazionale non partecipando alla Champions League (prima del suo arrivo la Juventus aveva chiuso al settimo posto e i Blues addirittura al decimo). Il torneo più ambito è anche quello più dispendioso per i giocatori e gestire una stagione senza gli impegni infrasettimanali è indubbiamente un vantaggio, anche se comporta un notevole danno economico per il club. Al debutto in Champions con il Chelsea, Conte ha superato il girone eliminatorio chiudendo al secondo posto dietro la Roma (e prendendo una memorabile lezione di calcio all’Olimpico con i giallorossi) e adesso affronta il Barcellona, una delle grandi favorite per la vittoria finale. Il club catalano in campionato è in testa con 7 punti di vantaggio sull’Atletico Madrid, mentre i Blues hanno ormai abdicato per il titolo a vantaggio del City e cercheranno di tenersi stretto il quarto posto che vale il pass per la prossima edizione della Champions. Insieme a Real-Psg è la partita più affascinante degli ottavi di finale, ma il Barcelona è largamente favorito e sembra difficile che Conte possa riuscire a ribaltare il pronostico. Ma attenzione, perché in certe occasioni l’ex c.t. ha dimostrato di sapere fare miracoli, come all’Europeo con gli azzurri. Per Antonio l’Europa resta l’ultima spiaggia di una stagione tutt’altro che esaltante.