Una Red Bull da 007
La RB14 arriva prima e mette già paura
●Mai Newey ha svelato così presto una sua creatura: un mix di originalità e ispirazioni di Ferrari e Mercedes
La livrea nera e blu ha fatto subito innamorare Max Verstappen. Ma l’olandesino volante dovrà farsene una ragione: non saranno questi i colori ufficiali con cui la Red Bull affronterà il prossimo Mondiale di F.1. La grafica definitiva la vedremo solo a Barcellona, nei test collettivi che scattano lunedì prossimo al circuito del Montmelò. Intanto, sulla vettura presentata ieri e subito scesa in pista con Daniel Ricciardo per una giornata di riprese televisive a Silverstone, spiccano gli adesivi dello sponsor Aston Martin sempre più in vista (l’anno scorso l’azienda di Bonomi ha registrato il record di oltre 5000 vetture vendute) e la tinta nero opaco e blu. Abbinamento ideale per nascondere le forme della RB14 e renderle meno visibili alla concorrenza.
MIX D’altra parte il team di Milton Keynes è specialista in livree mimetiche. Avete presente quella «camouflage» con cui aveva girato all’inizio del 2015 a Jerez? Il tentativo di depistaggio in stile 007 anche stavolta è riuscito a metà. Nel senso che qualcosa si è capito lo stesso della nuova creatura di Adrian Newey, tornato a occuparsi a tempo pieno di F.1 dopo aver progettato la supercar stradale Aston Martin Valkyrie e aver collaborato alla sfortunata campagna di Coppa America con la barca di Ben Ainslie. Per esempio, è evidente che il mago inglese questa volta abbia dovuto ispirarsi nella zona delle fiancate alla concorrenza, sia Ferrari sia Mercedes, aggiungendo qualche tocco di originalità (il particolare delle ali piazzate al centro della vettura).
PERICOLO La Red Bull, per il resto, sembra fedele alle caratteristiche che ne hanno fatto sempre una delle migliori a livello di telaio e carico aerodinamico. Ragione per cui Mercedes e Ferrari fanno bene a temerla. Ci sono due indizi significativi. Primo: la Red Bull negli anni precedenti non aveva mai presentato una vettura con tanto anticipo, segno che il progetto è stato sviluppato senza intoppi. Secondo: la RB13 del 2017 era spoglia di appendici aerodinamiche, avendo scelto di seguire un’impostazione a basso carico, questa RB14 invece ce le ha eccome. Spifferi di chi lavora nell’ambiente garantiscono che i dati ottenuti in galleria del vento e al simulatore siano ottimi. Per cui la Red Bull potrebbe diventare un’arma pericolosissima nelle mani di Verstappen e Ricciardo. Entrambi, soprattutto il baby terribile, attesi alla consacrazione definitiva.
INCOGNITA L’unico punto interrogativo è (ancora una volta) legato al motore Renault, che nelle ultime stagioni ha avuto sempre prestazioni altalenanti, limitando le possibilità della squadra 4 volte campione del mondo con Sebastian Vettel nell’era dei propulsori aspirati. A quanto si sa, l’affidabilità della power unit francese adesso è a posto, ma la potenza sarà sufficiente? Quando il motore c’è stato, sono arrivati anche i risultati per la Red Bull: 3 vittorie nel 2014, 2 nel 2016 e 3 nel 2017. Verstappen, che ha chiuso l’annata vincendo in Malesia e in Messico, spera che la vettura gli consenta di ripartire da dove aveva lasciato. Se succederà, Hamilton e Vettel avranno un rivale in più per il titolo.