Avanti Milik È l’arma del Napoli per lo sprint finale
●●li azzurri non hanno ancora subito una rete nel 2018 col centrale spagnolo titolare
Albiol il freddo, nonostante la temperatura bassa e la pioggia di domenica a Fuorigrotta, alla fine di Napoli-Spal si è tolto la maglia, l’ha regalata ai tifosi e si è messo a cantare i cori più cari al popolo azzurro. Sembrava un bambino felice, un ragazzino alle prime armi che aveva appena fatto il suo esordio nel calcio che conta. Lui, algido e di poche parole, si è sciolto in un caldo abbraccio con i suoi compagni. Nessuno lo ricorda così neppure ai tempi del Real Madrid, forse perché vincere qualcosa da protagonista indiscusso avrebbe per lui un sapore particolare dato che Raul al Bernabeu non era di certo la «prima firma». Al San Paolo, invece, è considerato – a giusta ragione e numeri alla mano – il «ministro della difesa» perché con lui in campo gli avversari fanno davvero fatica ad avvicinarsi a Reina.
IL DATO Con o senza Albiol, infatti, fa tutta la differenza del mondo, visto che nel 2018 il rendimento del reparto arretrato del Napoli varia appunto a seconda della presenza o meno in campo dello spagnolo. Albiol, che sta gestendo dei fisiologici malanni legati all’età – ai campi duri di Castel Volturno e a una carriera ormai lunghissima – ha giocato quattro partite nel 2018 ed è rimasto in pratica imbattuto nel senso che in questi 360’, recuperi esclusi, il Napoli in campionato (contro Verona, Atalanta, Benevento e Spal) non ha mai preso gol. Quando Albiol ha dato forfait, lasciando il posto ad uno tra Chiriches – che rientrerà probabilmente con l’Inter o, in caso di necessità, con la Roma – e Tonelli, le cose sono peggiorate: sette reti al passivo tra Atalanta, in Coppa Italia, Lipsia, Bologna e Lazio.