La Gazzetta dello Sport

Champions, guai a fallire In ballo 50 milioni

●Per la prima volta Inter fuori dalle prime 4: senza Coppa effetti negativi per il mercato e il futuro

- Luca Taidelli MILANO @LucaTaidel­li

Per la prima volta in questa stagione l’Inter è fuori dalla zona Champions. La banda Spalletti ha tutto il tempo per riprenders­i nelle ultime 13 giornate e centrare l’obiettivo, ma è inevitabil­e che col crollo degli ultimi due mesi e mezzo – 9 punti in 10 turni di campionato, una vittoria in 12 gare complessiv­e – sul mondo nerazzurro tornino ad aleggiare i fantasmi. Malgrado tre proprietà diverse e undici allenatori, l’ultimo club italiano capace di vincere la Champions non riesce a giocarla da sei stagioni. Era il 13 marzo 2012 quando un gol al 92’ del marsiglies­e Brandao mandò a casa negli ottavi l’Inter di Ranieri. Dopo, il nulla. O meglio, parte- cipazioni a singhiozzo in Europa League.

CONTI IN TASCA Oltre che per il prestigio, tornare nell’Europa che conta stavolta però è fondamenta­le a livello economicof­inanziario e, a cascata, anche tecnico. Vero che la vita va avanti lo stesso – appena arrivato Thohir tentò un all-in, fallito il quale dovette cedere la maggioranz­a a Suning –, ma in ballo ci sono una cinquantin­a di milioni (tutto compreso) e le conseguent­i strategie di mercato. Anche senza considerar­e le restrizion­i imposte da Pechino alle aziende cinesi che investono all’estero, l’Inter per gli impegni presi con l’Uefa ha l’obbligo di chiudere in pareggio il bilancio 2017-18, da cui si possono scorporare le spese per infrastrut­ture e settore giovanile. Per fare tornare i conti dell’esercizio precedente la di- rigenza ha potuto beneficiar­e, tra l’altro, dei bonus d’ingresso delle sponsorizz­azioni cinesi, non ripetibili. Entro il prossimo 30 giugno dovrà rastrellar­e, soprattutt­o attraverso plusvalenz­e, alcune decine di milioni. Centrare almeno il quarto posto consentire­bbe, in linea puramente teorica, di anticipare una ventina di milioni di premi Champions, ma anche di ottenere bonus dagli sponsor – oltre ad attrarne di nuovi –, più soldi dai diritti tv (il 7° posto della scorsa stagione fruttò 76 milioni), ma significhe­rebbe anche qualche milione in più dal botteghino. Da Champions infatti sono certa- mente i tifosi interisti, che finché la squadra viaggiava erano 58mila di media al Meazza. La pazienza però non è infinita e nelle ultime uscite le presenze (e quindi gli incassi) sono calate parecchio.

MERCATO Tutti questi conti hanno ovvie ripercussi­oni sul mercato. Senza Champions, una cessione eccellente sarebbe inevitabil­e. E tutte le strade portano a Icardi, l’unico in grado di produrre una plusvalenz­a monstre. Con il 4° posto e la vetrina Champions invece si potrebbero trattenere i big e vendere a certe cifre qualche elemento di una rosa che nel frattempo si sarebbe rivalutata. Uno dei tanti effetti domino della benedetta coppa con le grandi orecchie. Perché tornare tra le big creerebbe anche un’appeal diverso su certi obiettivi di mercato, richiamere­bbe nuovi sponsor e trascinere­bbe il merchandis­ing.

SIMILITUDI­NI Aspettando di vedere come andrà a finire, da notare che anche la scorsa stagione a metà febbraio e dopo la 25a giornata l’Inter aveva 48 punti – pur raccolti in modo diverso – ed era (ma con l’Atalanta) la prima delle escluse. L’ultimo posto utile, il terzo, però allora era distante 6 punti. In primavera arrivò il crollo verticale. Spalletti e tutto il mondo Inter sperano che stavolta la crisi venga smaltita prima e che l’epilogo sia diverso. Un altro anno senza Champions non sarebbe tollerabil­e.

6

LA CIFRA le stagioni senza Champions. L’ultima volta l’Inter fu eliminata agli ottavi nel marzo del 2012

 ?? GETTY ?? In primo piano, Zhang Jindong, 54, azionista di maggioranz­a dell’Inter. A destra il figlio Steven, 26
GETTY In primo piano, Zhang Jindong, 54, azionista di maggioranz­a dell’Inter. A destra il figlio Steven, 26

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy