Due pali, un gol: calcio verticale per disattivare il tiki-taka
●Il Barça palleggia, il brasiliano si scatena e premia la scelta di Conte che per lui aveva rinunciato a Morata
La prima volta che Antonio Conte conobbe Willian, il brasiliano colpì una traversa e fece un assist. Era il 2 ottobre 2012, seconda giornata del girone di Champions, JuveShakhtar 1-1, la Gazzetta diede 8 allo scatenato capellone. Prima del ritorno Conte studiò il modo di fermarlo e soprattutto di tenerlo lontano dall’area: ci riuscì, chiedendo un gran lavoro a Vidal che diede una mano ai difensori per arginare l’avversario (voto 6,5).
Con l’ 1- 0 in Ucraina la Juve vinse il girone e lo Shakhtar si qualificò come secondo. Terzo, ed eliminato, il Chelsea campione in carica che si consolò andando a vincere l’Europa League.
IN VERTICALE Ci sono serate in cui Willian è praticamente immarcabile. Ieri era una di queste e Conte l’aveva capito guardandolo in allenamento: nien- Il sinistro chirurgico di Leo Messi, 30 anni, che firma il pareggio Il gol di Willian, 29 Antonio Conte, 48 anni, tecnico del Chelsea Morata, 25, ammonito nel finale te centravanti, quindi, Morata in panchina e largo agli scattisti che avrebbero potuto ribaltare il possesso palla catalano. Il Barcellona ha giocato in orizzontale, Willian ha chiarito il concetto di verticalità; Messi e compagni hanno dipinto calcio bellino ma freddo e un po’ stucchevole, il brasiliano ha scaldato Stamford Bridge con la sua velocità finalizzata al tiro; i catalani cercavano di entrare in porta col pallone (vecchio vezzo), Willian ha spiegato che saper calciare è una qualità rara e preziosa. Al 33’ del primo tempo ha tirato dal limite prendendo il palo alla sinistra di Ter Stegen. Otto minuti dopo la porta si era appena riassestata e lui l’ha fatta vibrare ancora: tiro da fuori area e palo, questa volta alla destra di Ter Stegen. Tutti i tifosi del Chelsea hanno messo le mani nei capelli, lui anche e vista l’acconciatura è un problema. Serata sfortunata? Lo avrebbero pensato in tanti, ma non questo brasiliano di 29 anni che ha giocato AP cinque stagioni e mezza nella fredda Donetsk, qualche mese nell’Anzhi (ricordate la squadra russa dove finì Eto’o?) e che partecipò - purtroppo per lui - al disastro di Brasile-Germania 1-7 sostituendo Fred al 69’. No, nel cuore di Willian non c’è spazio per pensieri del genere, ma solo per il desiderio di provarci ancora. E così a inizio ripresa il numero 22 del Chelsea ha sterzato da fermo e ha calciato rasoterra facendo girare la palla attorno a Rudiger e trovando l’angolino. In ginocchio lui, vicino alla bandierina; alle stelle Conte e i suoi tifosi.
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LA CIFRA i titoli vinti da Willian con il Chelsea: due Premier League e una Coppa di Lega
VERSO IL CAMP NOU Poi è successo quello che nessuno si sarebbe aspettato, ossia il Chelsea che si fa gol da solo anche se sul tabellino dei marcatori ci finisce (strano, eh) Leo Messi. Per la prima volta l’argentino ha segnato contro i Blues, ma questa resterà comunque la notte di Willian e del suo allenatore che ha corso il rischio di giocare senza centravanti pur di scatenare la velocità, la fantasia e la capacità balistica del suo capellone. Il Camp Nou è un altro bel posto dove correre felici e prendere a calci un pallone.