Ditta Dybala-Mandzukic Vecchie certezze Juve
●Con l’Atalanta Mario ritrova la Joya: con lui in campo ha segnato 6 dei 7 gol stagionali
Avolte ritornano e si ritrovano al momento giusto. Paulo Dybala non ha incrociato Mario Mandzukic domenica all’Olimpico Grande Torino, perché il croato era a casa causa influenza. Forse è stato meglio così, perché si è riposato e ha avuto tempo per recuperare anche dal fastidio all’anca, provocato da una botta presa in Champions. Il doppio stop di Higuain e Bernardeschi ha decimato il parco attaccanti di Massimiliano Allegri, già assottigliato dall’infortunio di Cuadrado: al di là delle soluzioni d’emergenza (vedi Alex Sandro esterno alto) ne rimangono solo tre, e il tecnico dovrà decidere come utilizzarli nei prossimi due impegni ravvicinati (due volte l’Atalanta, campionato e Coppa Italia, in quattro giorni). In un momento da allarme rosso, sapere di aver recuperato Dybala (mezzora nel derby dopo oltre 40 giorni di pausa) e Mandzukic non equivale a una vincita al Superenalotto, ma almeno a un gratta e vinci fortunato sì.
L’ULTIMA VOLTA I due hanno giocato insieme 17 volte in A in questa stagione (considerando i match in cui entrambi sono scesi in campo, anche se non contemporaneamente), di cui solo due senza il Pipita titolare, L’ultima in assoluto è stata in Coppa Italia e coincide con l’ultimo gol di Mandzukic: Juve-Torino 2-0, Higuain in panchina per quasi tutto il match e Mario che si comporta da centravanti con un tocco di destro a scavalcare Milinkovic, che mise al sicuro i bianconeri e scatenò l’ira dei granata (che protestavano per un fallo). Fu l’ultimo rigurgito da ingordo dell’area di rigore.
MARIO CENTRAVANTI A distanza di un mese e mezzo abbondante, Allegri potrebbe riproporre gli stessi uomini ma con un assetto leggermente diverso, restituendo al croato l’antico ruolo. Mandzukic ha segnato 6 delle 7 reti stagionali giocando con Dybala, Paulo ha fatto l’ultima doppietta prima del crac al flessore della coscia destra al Verona, col croato ac- canto, in versione trequartista. Quando ci sono tutti e due la Juventus segna di più (2.5 la media reti a partita). E tutti e due smaniano dal desiderio di tornare a dirigere l’orchestra bianconera. Mario perché ha un solo modo di essere, il gladiatore. Nel momento del bisogno sa moltiplicare le energie, come fece con la Roma, quando giocò con 13 punti di sutura. Paulo perché manca da troppo e senza Higuain sente di più l’onore e l’onere della 10: il suo 2018 è cominciato con quasi due mesi di ritardo e lui vuole riprendersi in fretta il tempo che il destino gli ha tolto. LE ALTRE SOLUZIONI Douglas Costa e Dybala al servizio di Mandzukic è la soluzione principe, l’idea più ovvia. Non sempre però per Allegri le scelte più scontate sono anche le migliori: spesso si diverte a mescolare il mazzo e a proporre combinazioni alternative. Nel derby, con Bernardeschi già mezzo acciaccato e Dybala inevitabilmente senza pieno, ha avanzato Alex Sandro nel tridente, utilizzando Asamoah come terzino sinistro. Un’ipotesi da tenere buona nel caso in cui il tecnico avesse l’esigenza di far riposare Douglas Costa, ma che convince meno dell’altra: in questo ca- so Mandzukic si piazzerebbe nuovamente al centro mentre Paulo partirebbe da destra. Come alternativa c’è sempre il Dybala falso nove nel 4-3-3 (già visto, oltre che nell’ultima sfida al Toro e nel derby dei quarti di Coppa, anche negli ottavi di Coppa Italia col Genoa, quando mancavano tra i titolari sia Mario sia Higuain), con Mandzukic largo a sinistra e Douglas Costa a destra. Allegri proverà, riproverà e poi si farà guidare dall’istinto, come sempre. Ma aver ritrovato Mandzukic e Dybala è già un buon punto di partenza.
17 i gol totali in questa stagione di Paulo Dybala, 14 in Serie A, due in finale di Supercoppa italiana e uno in Coppa Italia. Ancora a zero in Champions 7 le reti totali in questa stagione di Mario Mandzukic. Il croato ne ha segnate 4 in Serie A, una in Coppa Italia e due in Champions League