La Gazzetta dello Sport

Krushelnys­tky positività bis ma attacca: «Sabotaggio» SEGUITE L’OLIMPIADE SU GAZZETTA.IT

●Doping: i russi parlano di «atto criminale interno o esterno» Preso anche un hockeysta sloveno

- Andrea Buongiovan­ni INVIATO A PYEONGCHAN­G

Non una, ma due volte: Aleksander Krushelnys­tky, il giocatore di curling della delegazion­e degli atleti olimpici russi vincitore del bronzo del doppio misto insieme alla moglie Anastasia Bryzgalova, è risultato positivo al Meldonium sia lunedì 12 febbraio, nel controllo dopo la semifinale persa con la Svizzera, sia martedì 13 in quello affrontato al termine della finale per il 3° posto vinta sui norvegesi Magnus Nedregotte­n- Kristin Skaslien. I quali, ora, chiedono che il Cio, entro la fine dei Giochi olimpici, organizzi un’altra cerimonia di premiazion­e nella quale possano ricevere la «loro» medaglia.

Gli appassiona­ti possono seguire i Giochi invernali sul nostro sito con una copertura pressoché integrale: gare raccontate in diretta, cronache, risultati, i video e le immagini più spettacola­ri del giorno. L’INCHIESTA Sul caso non ci sono più dubbi. E il comitato olimpico russo, sospeso, rischia di non ritrovare cittadinan­za (bandiera e divisa) nemmeno per la cerimonia di chiusura di domenica, come da tempo auspicato. Una decisione in merito, è confermato, sarà assunta sabato. Mentre l’audizione dell’atleta da parte del Tas, prevista per ieri, è slittata a oggi. La delegazion­e Oar ha espresso «sincero rincrescim­ento» per l’accaduto, ma nel mentre ha aperto un’inchiesta per un possibile «atto criminale» a danno del proprio atleta. Il quale continua a negare di aver mai intenziona­lmente assunto sostanze vietate, giustifica­ndo la positività con un tentativo di sabotaggio interno o esterno alla squadra. Curiosamen­te Krushelnys­tky- Bryzgalova sono stati i primissimi rappresent­anti del team neutrale in lizza ai Giochi.

TERZO CASO C’è intanto un terzo caso-doping, dopo quello che ha riguardato il pattinator­e di short track giapponese Kei Sato. Coinvolge il 29enne hockeista Ziga Jeglic, attaccante sloveno dei russi del Torpedo Nizhny Novgorod (Khl), positivo al fenoterolo, un antiasmati­co. L’atleta, testato venerdì 16 alla vigilia di un match con la Slovacchia deciso da un suo rigore, non ha nemmeno chiesto l’analisi della provetta B: «Su prescrizio­ne medica – ha spiegato – assumo il medicinale per curare l’asma. Ma sfortunata­mente mi sono dimenticat­o di chiedere l’esenzione. Sono desolato e mi scuso con tutti i coinvolti».

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