Renault? Troppo basica per essere quella definitiva
●La R.S.18 è «bicolore»: nero e un giallo fluo. Scelte convenzionali e particolari Mercedes style. Cambierà di sicuro
La Renault R.S. 18 è una vettura che a prima vista sembra più convenzionale rispetto ai canoni visivamente estremi oggi dominanti, caratterizzati da imboccature della fiancate arretrate, sottili ed orizzontali, costituite da convogliatori separati che inglobano i coni anti intrusione e deflettori molto complessi. Niente di tutto questo è presente su questa monoposto, con le prese delle fiancate oblunghe ma non sottilissime, a favore dell’affidabilità della power unit e, per il momento, deflettori ereditati dall’ultima versione della R.S.17.
PRAGMATICA In realtà, osservandola attentamente si nota come la sua impostazione sia rivolta verso la massima efficienza e scorrevolezza, piuttosto che puntare al massimo carico. Pare, infatti, un’elaborazione semplificata di molti concetti della Mercedes W08. In prima istanza con il passo al- lungato, sebbene non tanto quanto la vettura di Brackley: si nota la rastremazione accentuata delle fiancate, che terminano in un retrotreno molto stretto, il quale potrebbe celare novità interessanti a livello di sospensione posteriore. La parte anteriore non pare particolarmente innovativa. conservando un muso di sezione larga e squadrata, con un’ala anteriore anch’essa ispirata a quella della Mercedes 2017. La presa dinamica ovoidale è un’eredità della monoposto passata. Un progetto destinato a crescere nel tempo con quei dettagli oggi mancanti. 1. Nicolas Hülkenberg, 30 anni, e Carlos Sainz Jr., 23, con la nuova Renault R.S. 18; 2. Il musetto della R.S. 18: il giallo più chiaro è un ritorno al passato; 3. Un particolare della fiancata dell’auto 2018: lo sponsor Estrella Galicia è apparso dalle ultime gare 2017