DUE «NARICI» SUL MUSO ALIMENTANO LA S-DUCT
L’Alfa Romeo-Sauber C37 è la monoposto con cui il team di Hinwil riporta in F.1 il marchio del Biscione. Una vettura che mantiene alcune caratteristiche peculiari del modello precedente nella zona della presa d’aria del cofano motore. Se quella della C36 era sdoppiata, l’attuale è ripartita in quattro parti, con un setto verticale simile alla monoposto precedente e alla Force India del 2010. A metà della pinna è poi presente un’ulteriore doppia presa d’aria per il raffreddamento del compressore. Le fiancate non hanno seguito la moda Ferrari-like, ma appaiono elaborate, a dimostrazione di quanto lo studio aerodinamico sia stato approfondito, sia per generare carico sia per il raffreddamento della power unit. Non deve sorprendere, se consideriamo che il progetto di Eric Gandelin e Luca Furbatto, coordinati da Jorg Zender, ha beneficiato della galleria del vento del team elvetico, che è all’avanguardia. Le bocche delle fiancate sono una semplificazione del concetto introdotto dalla Ferrari SF70H. Il musetto ingloba due prese d’aria simili a «narici». Hanno la funzione di alimentare la S-duct, di cui è evidente la feritoia nella parte superiore del telaio. Da notare la posizione arretrata del triangolo della sospensione anteriore rispetto al portamozzo. L’ala davanti è molto simile a quella della McLaren MCL32 per i mini profili aggiuntivi. Il retrotreno riflette la stretta relazione tra il team svizzero e la Ferrari, da cui ha ereditato sospensione e cambio, oltre alla power unit 2018. Il diffusore sembra infatti una copia perfetta di quello della SF70H.