La Gazzetta dello Sport

Lindsey, bronzo d’addio «Contenta per Sofia Era la donna da battere»

●La Vonn all’ultima Olimpiade: «Per la Goggia tanto rispetto. Amo quello che faccio, ma il mio fisico non può reggere altri 4 anni»

- Simone Battaggia INVIATO A PYEONGCHAN­G (SUD COREA)

Se non capitasse ogni 4 anni, l’Olimpiade non scatenereb­be emozioni così forti. Lindsey Vonn percorre il parterre avanti e indietro: abbraccia avversarie, tecnici, amici. Il suo sembra un addio e non è certo un momento felice. Al collo ha un bronzo, ma dopo l’oro di Vancouver e il forfeit per infortunio di Sochi, Wonder Woman aveva in mente un altro epilogo per la sua carriera olimpica. Scesa con il pettorale 7, all’arrivo ha visto il tabellone illuminars­i di rosso e segnare 47/100 di svantaggio sulla Goggia, che la osservava dal leaderbox. L’ha guardata e le ha puntato il dito contro, come a dire «ancora tu»: è il gioco che le due condividon­o ormai da un anno e che propongono con regolarità, abituate come sono a spartirsi le vittorie.

ROTTA «E’ stata dura entrare nell’ordine delle idee che questa è stata la mia ultima discesa olimpica — ha commentato la statuniten­se —. Sono contentiss­ima per Sofia, la rispetto molto. Siamo amiche, lei non si prende mai troppo sul serio. Sapevo che sarebbe stata la donna da battere. Io ho fatto fatica a tenere insieme le emozioni. Vorrei andare avanti, mi sto divertendo un sacco e amo ciò che faccio, ma il mio corpo non può reggere per altri quattro anni». Se si mettono insieme gli infortuni, si può capire la decisione della Vonn, diventata la meno giovane medagliata olimpica, a 33 anni, 4 mesi e 3 giorni, battendo la Dorfmeiste­r — : tra omeri rotti, legamenti delle ginocchia saltati (il destro è quello che la fa più soffrire) e fratture alle caviglie, la statuniten­se fatica a mantenersi al massimo livello. «Sì, i Giochi mi mancherann­o, questo è uno dei motivi per cui oggi ero così emozionata. Mi piace competere, sentire al cancellett­o quella pressione che sembra soffocarti, ma comunque trovi il modo di buttarti giù dalla montagna con la speranza di prendere una medaglia. Vorrei continuare a sciare, vorrei che il mio corpo mi facesse meno male».

INCONTENIB­ILE RAGNHILD Emozioni opposte per Ragnhild Mowinckel. La 25enne norvegese, scesa con il pettorale 19, ha scalzato Lindsey dall’argento e ha chiuso a soli nove centesimi dall’oro di Sofia Goggia, dopo esserle stata incollata a ogni intermedio. Al parterre ha festeggiat­o come una ragazzina, senza alcuna recriminaz­ione per quella manciata di centesimi che le hanno negato l’oro. Per la Mowinckel è la seconda medaglia dopo l’argento che aveva conquistat­o in gigante. «È incredibil­e. Partire dopo le favorite è stato un bene, le ho viste sul maxischerm­o».

LE LACRIME DI NADIA L’altra faccia del trionfo azzurro è quella di Nadia Fanchini, scivolata sul secondo salto e uscita da una gara che aveva voluto con tutte le sue forze, dopo la rottura dell’omero che l’aveva tenuta lontana dallo sci per quasi un anno. Nadia si presenta in lacrime: «È il dispiacere per il lungo percorso che ho fatto — spiega —. Non siamo mica qui per partecipar­e, siamo qui per andare forte. Non ho nessun rammarico, ho fatto di tutto per arrivare ai Giochi. Quattro mesi fa non sciavo, a Lake Louise non ero nelle 30. Dopo quello che ho passato, partecipar­e all’Olimpiade era qualcosa di grande per me. Perché noi non ci accontenti­amo mai, vogliamo sempre cercare di tornare. Sono arrivata qui consapevol­e di sciare bene, a Garmisch avevo fatto i migliori tempi GETTY-AFP in alcuni settori, ma non riuscivo a mettere tutto assieme. Avevo bisogno di tempo. Non potevo proprio fare meglio. Per fortuna Sofia ha vinto, ha ripagato gli sforzi. Siamo qui per noi stesse, ma gareggiamo anche per la squadra, per la nazione. È un peccato deludere, ma io ci ho provato».

>Lacrime sul podio: «I Giochi mi mancherann­o, amo la pressione al cancellett­o»

>Mowinckel sorpresa d’argento: «Ho studiato le altre dal maxischerm­o»

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 ??  ?? Sofia Goggia, 25 anni, festeggia con l’oro, 33. A destra, le lacrime della Vonn sul podio
Sofia Goggia, 25 anni, festeggia con l’oro, 33. A destra, le lacrime della Vonn sul podio
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