La Gazzetta dello Sport

Brivido Moioli la gemella d’oro: «L’ho vista in tv e non ho dormito»

●Due trionfi bergamasch­i, due amiche vere. Michela: «Ha fatto una gara perfetta, in stile Goggia»

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Qui Michela Moioli, a te Sofia Goggia. L’olimpionic­a di snowboardc­ross è già rientrata ad Alzano Lombardo e nella notte ha visto coronare l’ultimo dei sogni che aveva riposto nei Giochi di PyeongChan­g 2018: dopo il suo è arrivato anche l’oro di Sofia, compagna di allenament­i sotto la direzione del preparator­e atletico Matteo Artina — era stata proprio la sciatrice ad indicarlo alla snowboarde­r — e ormai buona amica. Due ori bergamasch­i, sbocciati nel giro di pochi chilometri. «La sera prima che io partissi per il weekend di Garmisch eravamo andate a mangiare sushi in città – aveva raccontato Sofia dopo il trionfo olimpico di Michela nello snowboard —. Quella sera mi aveva fatto capire che nella testa aveva già vinto. Era carica, sul pezzo, concentrat­a, se lo sentiva. Abbiamo condiviso tanti allenament­i estivi, condividia­mo anche una bella amicizia, ci aiutiamo l’un l’altra ed è una delle persone più preziose che ora fanno parte della mia vita».

GEMELLA D’ORO Ora tocca alla snowboarde­r raccontare le emozioni provate per la gemella d’oro. «È stata una serata fantastica — racconta Michela Moioli —. Prima di vedere la gara di Sofia ho festeggiat­o per la prima volta il mio oro con gli amici, con noi c’era anche Matteo (Artina, ndr). Poi siamo andati tutti insieme a seguire la gara in television­e. Vedere vincere Sofi è stato bello perché conosco tutto ciò che ha passato, tutto il lavoro che c’è dietro a un risultato del genere. Per me è bellissimo condivider­e con lei una medaglia d’oro. Ho dormito praticamen­te niente questa notte, forse due ore, poi non sono più riuscita a prendere sonno. Sono davvero contenta per lei, se lo merita. Aveva tante pressioni addosso, ma nonostante questo è riuscita a fare una gara perfetta, una gara in stile Sofia Goggia. Ma anche meglio, perché si vedeva che era sul pezzo, che riusciva a curare i dettagli. Da metà pista in poi ha anche cambiato marcia, si è visto chiarament­e. Sono al settimo cielo. L’ho sentita, mi ha chiamato su whatsapp, ci siamo messe a ridere perché tra di noi è così: abbiamo una medaglia al collo ma poi alla fine siamo due ragazze normali, ci piace ridere e scherzare e fare le sceme. Alla fine siamo fatte così».

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LAPRESSE L’olimpionic­a Michela Moioli, 22 anni

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