Il Siviglia va a sbattere contro il muro di Mou
●Il tecnico del Manchester United imposta una partita difensiva. La squadra di Montella ci prova, ma De Gea nega il gol a Muriel
Il Siviglia tra Coppa Campioni e Champions fino a ieri in casa aveva giocato 23 volte trovando sempre la via della rete. Ci voleva Jose Mourinho per rompere la lunga striscia positiva. Vincenzo Montella aveva chiesto ai suoi incoscienza, coraggio e persino follia: i suoi l’hanno ascoltato giocando bene, con passione e costrutto e senza alcun timore reverenziale per il ricco avversario, incartandolo, schiacciandolo e spaventandolo, ma senza riuscire a segnare. Vanno all’Old Trafford con uno 0-0 che è una pericolosa opportunità e la certezza di poter lottare alla pari. I quarti, conquistati solo una volta 60 anni fa, sono ancora lì. Il discorso però vale anche per quel volpone di Mourinho, che ha chiuso la porta del Sanchez Pizjuan e se la gioca in casa conscio dei propri grandi mezzi.
POGBA OUT E POI IN Montella ha il suo 11 preferito e quello ha schierato. Mourinho ha altri pensieri, e una peculiare valutazione degli acciacchi dei suoi. Ha giudicato abile Ander Herrera, fuori dal 31 gennaio, e non Paul Pogba, sulla cui salute e al legame della stessa col rapporto dell’ex juventino con Mou si mormora parecchio attorno ad Old Trafford. Herrera è durato un quarto d’ora, e al suo posto è entrato proprio Pogba, che è parso sanissimo. Un po’ indolente, come di costume, e non granché brillante, ma assolutamente ‘fit’ come dicono a Manchester. Al posto del francese Mou aveva scelto il giovane inglese McTominay, nona gara da titolare in stagione, e il ragazzo è stato uno dei migliori dei suoi.
SUPER DE GEA Non che abbia avuto grande concorrenza: lo United non ha tutta questa voglia di giocare a calcio, cosa che invece il Siviglia di Montella pur con mezzi tecnici e budget inferiori ha mostrato in abbondanza. Gli spagnoli hanno avuto sempre il pallino e hanno messo sotto lo United costantemente. Non hanno trovato la via del gol principalmente per due motivi: una certa lentezza nell’ultimo quarto di campo e la straordinaria forma di De Gea, decisivo in almeno tre occasioni e superlativo su un colpo di testa ravvicinato di Muriel al tramonto del primo tempo.
UN TIRO Lo United ha fatto quattro tiri in porta, due per tempo, uno solo nello specchio, e non esattamente irresistibile, con McTominay al 35’. Sempre nella prima parte Lukaku ha sprecato l’unica grande occasione degli inglesi, creata da Sanchez nel suo solitario spunto della serata e spedita altissima dal centravanti che è parso più macchinoso del solito. Nella ripresa per l’esercito di Mou una conclusione sbilenca e una punizione di Rashford a lato. Niente di più, sul fronte inglese. Il Siviglia ha fatto tanto e raccolto poco. Addirittura 15 i tiri, 8 nello specchio, anche se troppe volte la squadra di Montella ha cercato la conclusione da fuori, non esattamente una via agevole per superare quella specie di reattivo polipo che si chiama De Gea. Da qui lo 0-0. Montella ha allenato due volte in Champions a distanza di 7 anni e deve ancora trovare un gol: se lo farà ad Old Trafford avrà un piede nei quarti. Mou dall’alto delle sue 140 panchine di Champions aspetta senza grandi preoccupazioni: «È dai quarti che si comincia a sognare», aveva detto martedì. Prima, inutile sbattersi troppo, tanto a livello onirico che calcistico.