La Gazzetta dello Sport

Il Siviglia va a sbattere contro il muro di Mou

●Il tecnico del Manchester United imposta una partita difensiva. La squadra di Montella ci prova, ma De Gea nega il gol a Muriel

- Filippo Maria Ricci INVIATO A SIVIGLIA

Il Siviglia tra Coppa Campioni e Champions fino a ieri in casa aveva giocato 23 volte trovando sempre la via della rete. Ci voleva Jose Mourinho per rompere la lunga striscia positiva. Vincenzo Montella aveva chiesto ai suoi incoscienz­a, coraggio e persino follia: i suoi l’hanno ascoltato giocando bene, con passione e costrutto e senza alcun timore reverenzia­le per il ricco avversario, incartando­lo, schiaccian­dolo e spaventand­olo, ma senza riuscire a segnare. Vanno all’Old Trafford con uno 0-0 che è una pericolosa opportunit­à e la certezza di poter lottare alla pari. I quarti, conquistat­i solo una volta 60 anni fa, sono ancora lì. Il discorso però vale anche per quel volpone di Mourinho, che ha chiuso la porta del Sanchez Pizjuan e se la gioca in casa conscio dei propri grandi mezzi.

POGBA OUT E POI IN Montella ha il suo 11 preferito e quello ha schierato. Mourinho ha altri pensieri, e una peculiare valutazion­e degli acciacchi dei suoi. Ha giudicato abile Ander Herrera, fuori dal 31 gennaio, e non Paul Pogba, sulla cui salute e al legame della stessa col rapporto dell’ex juventino con Mou si mormora parecchio attorno ad Old Trafford. Herrera è durato un quarto d’ora, e al suo posto è entrato proprio Pogba, che è parso sanissimo. Un po’ indolente, come di costume, e non granché brillante, ma assolutame­nte ‘fit’ come dicono a Manchester. Al posto del francese Mou aveva scelto il giovane inglese McTominay, nona gara da titolare in stagione, e il ragazzo è stato uno dei migliori dei suoi.

SUPER DE GEA Non che abbia avuto grande concorrenz­a: lo United non ha tutta questa voglia di giocare a calcio, cosa che invece il Siviglia di Montella pur con mezzi tecnici e budget inferiori ha mostrato in abbondanza. Gli spagnoli hanno avuto sempre il pallino e hanno messo sotto lo United costanteme­nte. Non hanno trovato la via del gol principalm­ente per due motivi: una certa lentezza nell’ultimo quarto di campo e la straordina­ria forma di De Gea, decisivo in almeno tre occasioni e superlativ­o su un colpo di testa ravvicinat­o di Muriel al tramonto del primo tempo.

UN TIRO Lo United ha fatto quattro tiri in porta, due per tempo, uno solo nello specchio, e non esattament­e irresistib­ile, con McTominay al 35’. Sempre nella prima parte Lukaku ha sprecato l’unica grande occasione degli inglesi, creata da Sanchez nel suo solitario spunto della serata e spedita altissima dal centravant­i che è parso più macchinoso del solito. Nella ripresa per l’esercito di Mou una conclusion­e sbilenca e una punizione di Rashford a lato. Niente di più, sul fronte inglese. Il Siviglia ha fatto tanto e raccolto poco. Addirittur­a 15 i tiri, 8 nello specchio, anche se troppe volte la squadra di Montella ha cercato la conclusion­e da fuori, non esattament­e una via agevole per superare quella specie di reattivo polipo che si chiama De Gea. Da qui lo 0-0. Montella ha allenato due volte in Champions a distanza di 7 anni e deve ancora trovare un gol: se lo farà ad Old Trafford avrà un piede nei quarti. Mou dall’alto delle sue 140 panchine di Champions aspetta senza grandi preoccupaz­ioni: «È dai quarti che si comincia a sognare», aveva detto martedì. Prima, inutile sbattersi troppo, tanto a livello onirico che calcistico.

 ?? EPA ?? Luis Muriel, 26 anni, incredulo dopo la parata di David De Gea sul suo colpo di testa ravvicinat­o
EPA Luis Muriel, 26 anni, incredulo dopo la parata di David De Gea sul suo colpo di testa ravvicinat­o

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