Montella: «E ora a Old Trafford con lo stesso orgoglio»
●L’allenatore italiano rammaricato per il risultato: «Potevamo segnare uno o due gol, ci riproveremo a Manchester»
Èandata meglio di quella prima e fino a ieri unica volta in Champions League, ormai sette anni fa, quando un giovanissimo Vincenzo Montella, allora 36enne e appena alla quarta partita sulla panchina della Roma, naufragò sul campo dello Shakhtar Donetsk, guarda tu i giochi del destino. È andata meglio, stavolta, ma non è andata esattamente come avrebbe sperato l’Aeroplanino. Che già dopo la risicata vittoria contro il Las Palmas di sabato scorso si era lamentato: «È stato un peccato non aver sfruttato tutte le occasioni che abbiamo avuto», aveva detto l’allenatore del Siviglia quella sera. E contro il Manchester United, nonostante la superiore caratura dell’avversario, è andata più o meno allo stesso modo, con gli andalusi che non sono riusciti a sfondare il muro eretto da José Mourinho, incarnatosi nell’insuperabile David De Gea. «Favoloso – deve ammettere Montella – non ho rivisto le immagini ma è stato veramente bravo».
ORGOGLIO Il conto statistico parla di 25 conclusioni da parte del Siviglia contro 6 del Manchester United, il cui gioco «conservativo» è stato soprannominato, in diretta sulla tv austriaca, «fish and chips catenaccio». Di certo, non si sono viste le 138 partite di differenza come esperienza in Champions tra i due allenatori, gap naturalmente a favore di Mou, anche se alla fine è proprio il portoghese il più soddisfatto del risultato. Il pareggio è probabilmente lo score in cui il portoghese sperava, ma lo 0-0 è comunque insidioso. Il rammarico, tuttavia, resta di Montella: «Abbiamo costruito occasioni per segnare almeno uno o due gol. Mi dispiace un po’, ovvio, però dobbiamo essere contenti della partita che abbiamo giocato. Abbiamo dimostrato orgoglio e sono molto contento per la pressione che abbiamo esercitato. La qualificazione è aperta e vediamo tra due settimane cosa succede. Il Siviglia gioca sempre per fare gol, per essere superiore al rivale, però non sempre questo è possibile. Di certo, ci proveremo anche a Old Trafford. Stadio importante ma ho fiducia. E ora è tempo di pensare all’Atletico». Cioè al prossimo avversario di Liga.
SIMBOLO Chance sprecate a parte, Montella non può rimproverarsi e rimproverare nulla ai suoi: «Non si può giocare a ritmo folle tutta la partita, la squadra ha giocato con intelligenza e pazienza, anche se a volte doveva farlo più in rapidità. Però siamo sempre rimasti concentrati sulla partita. Prendete Jesus Navas, un esempio per tutti: ha giocato in una posizione non sua, da terzino, ma lo ha fatto bene contro avversari non facili come Sanchez, Martial e Rashford».