La Gazzetta dello Sport

Gosens ci crede «Il nostro muro nerazzurro ci caricherà»

●L’unico tedesco della storia della Dea convinto di passare il turno: «Non siamo inferiori, il pubblico ci porterà al successo»

- Alessandra Bocci INVIATA A ZINGONIA (BERGAMO)

L’unico tedesco della storia dell’Atalanta è in realtà un prodotto del calcio olandese: maturato in Eredivisie, Robin Gosens non aveva mai giocato in Germania. «Per me quella di Dortmund è stata la prima volta, ed è stato molto emozionant­e. Anche perché a Dortmund c’è un ambiente straordina­rio e il muro giallo è fantastico, ma i nostri tifosi non sono da meno. Avremo il nostro muro nerazzurro». Gosens è nato a Emmerich am Rhein, dove il confine con l’Olanda è liquido e passa sul Reno. Si è innamorato di Bergamo e di Zingonia a prima vista l’estate scorsa, quasi stupito del fatto che in Serie A si potesse pensare a lui. Ingaggiato come alternativ­a-erede di Spinazzola, destinato alla Juve, è partito da mezzala e si è evoluto nel terzino che serve a Gasperini per avere più scelta sulla fascia sinistra. Giocarsi il passaggio agli ottavi di Europa League contro una squadra tedesca lo emoziona, ma non lo intimidisc­e.

Gosens, si aspettava che l’Atalanta giocasse con tanta personalit­à sul campo di una delle grandi d’Europa?

«All’andata abbiamo giocato molto bene e abbiamo avuto la possibilit­à di vincere, è un peccato non averla sfruttata, ma secondo me a Dortmund ci siamo presi un risultato molto buono. Certo, dispiace aver perso dopo essere stati in vantaggio, però resto positivo. Il Borussia ha visto come giochiamo e sa che questa gara di ritorno non sarà facile».

Crede nell’impresa?

«Non vedo perché non dovremmo avere fiducia in noi stessi e pensare di passare il turno. Abbiamo giocato alla pari con loro in un ambiente caldissimo e possiamo farlo ancora. È una qualificaz­ione molto aperta, se devo dare una percentual­e dico cinquanta e cinquanta».

Il Borussia gioca bene ma, come si è visto nella gara di andata, concede molti spazi. Che partita si aspetta?

«Una gara molto simile. È vero che noi dobbiamo segnare e che abbiamo bisogno di vincere, ma abbiamo le capacità per fare gol e a quel punto anche loro dovranno segnare. I giocatori del Borussia sono veloci in attacco, bravi nel palleggio, ma in difesa la squadra non va molto bene, anche in Bundesliga il Borussia in fase difensiva sbaglia spesso. Ecco, noi dobbiamo essere bravi ad approfitta­re dei loro errori e ovviamente stare attenti a non lasciare spazio ai loro attaccanti che sono bravissimi. Se facciamo gol per primi, per loro poi sarà dura, perché noi sappiamo anche difendere bene».

Loro hanno il muro giallo, l’Atalanta ha un pubblico appassiona­to che l’ha impression­ata subito.

SONO FIDUCIOSO LORO GIOCANO BENE MA NOI SIAMO MEGLIO...

ROBIN GOSENS ESTERNO DELL’ATALANTA Sarà importante per voi quanto è stato per il Borussia?

«I nostri tifosi sono sempre importanti. Ci saranno quattromil­a tedeschi a Reggio Emilia, però i nostri saranno ventimila. Sarà una serata importante per il calcio bergamasco e sono certo che il nostro pubblico si farà sentire».

Incontrare una squadra tedesca le dà motivazion­i particolar­i?

«Come ho detto quella di Dortmund per me è stata una serata speciale, ma quello che conta adesso è passare il turno e regalare un’altra soddisfazi­one a noi stessi e a tutta la città».

Il punto di forza di questa Atalanta?

«Venticinqu­e giocatori di qualità pronti a dare il massimo sempre. Il Borussia gioca bene, ma noi siamo meglio di loro, quindi ce la possiamo fare. Dobbiamo essere convinti di questo. Siamo un gruppo valido, unito e motivato. Perciò sono fiducioso».

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fIL PERSONAGGI­O L’ESTERNO
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