Rino: «Da 3 a 0 a... So cosa vuol dire Qui club modello»
●●attuso: «La partita? Non scherziamo con il fuoco Stipendi ok e organizzazione top: società perfetta»
«Si accomodi bella signora» dice Gattuso all’interprete bulgara che tradurrà le sue parole per un paio di giornalisti al seguito del Ludogorets seduti in prima fila. Così inizia la sfida, visto che Gattuso ammette che la preparazione vera e propria della partita sarà nell’unico allenamento del pomeriggio, subito dopo le parole di presentazione della gara. Come succede solitamente Rino è stato il primo ad arrivare a Milanello e poi a metter piede in campo: il suo ufficio invece ieri è rimasto vuoto. Nessuna visita: «Calhanoglu lo facevo venire da me e insieme rivedevamo il giocatore che era al Bayer Leverkusen. Aveva solo bisogno di fiducia» . Il prossimo in sala d’attesa sembrerebbe essere Locatelli: «Lo voglio più avvelenato, può diventare un grandissimo». Sono le uniche divagazioni sui singoli, eccetto quella per Rodriguez che gli siede di fianco e dunque «chiama» un giudizio di Rino che per poco non solleva una delle sue famose cinquine: «Deve dare di più, non può accontentarsi».
RISPETTO Congedato Rodriguez, che si propone come rigorista anche dopo il penalty fallito con la Samp, Gattuso amplia il senso della sfida di stasera. Il risultato dell’andata offre motivi di interesse alternativi, che molti non hanno colto visto che San Siro ospiterà pochi paganti tra primo e parte del secondo anello, ma che comunque ci sono: si vedranno giocatori che fin qui si sono visti di meno, André Silva avrà modo di gonfiare il suo bottino europeo, la squadra potrà mandare a memoria altri meccanismi studiati e poi ripassati in allenamento. Tutto questo in realtà non interessa nemmeno a Gattuso che, restando fedele alla sua praticità, punta solo alla qualificazione: «So bene cosa vuol dire essere in vantaggio per tre a zero e poi non vincere. La mia preoccupazione maggiore è di sottovalutare la partita, non dobbiamo scherzare con il fuoco». Rino ha memoria, e come non potrebbe, del triplo vantaggio nella finale Champions 2005 poi persa contro il Liverpool e ancora del 4 a 1 imposto al Deportivo La Coruna, rovesciato il in Spagna nella gara di ritorno dell’aprile 2004 nei quarti di finale Champions. Non è l’unica forma di riguardo che Rino offre al Ludogorets: «Ho sentito dire che potevano giocare Forte o Dias, due Primavera. Ma io rispetto il Ludogorets e in campo andrà gente esperta che metta in pratica quanto proviamo in settimana». Fin qui sia la tattica che le riunioni a centrocampo a fine gara, esempio di gruppo ricompattato, hanno dato ragione a Gattuso, che resta in corsa su tre fronti «ma senza poter più sbagliare, visti i punti persi con me e nella precedente gestione». STIPENDI Il capitolo più impegnativo anche se qui parla l’allenatore e la ragione delle sue parole è presentare la prossima sfida, è però il capitolo societario. Il miglior assist a Li Yonghong dell’ultimo periodo non lo fa la moglie Huang, comparsa sorridente nel video in cui il marito di nuovo rigettava le accuse, ma appunto Gattuso: «Non sono preoccupato perché tutto funziona al meglio e lo tocco con mano. Gli stipendi arrivano in anticipo, Fassone e Mirabelli mi dicono che in cassa i soldi ci sono, la macchina organizzativa è perfetta e i giocatori parlano anche di premi con David Han Li. Tutto funziona, perché crearsi problemi che non esistono?». Si potrebbe allora pensare al futuro ma qui Rino frena anche se per un motivo tutto suo: «La dirigenza mi ha messo qui quando poteva fare scelte più prestigiose considerato il budget che aveva a disposizione, la ringrazio e mai mi permetterei di andare da loro a parlare di contratto. Sono il meno pagato della A, è vero, ma ho un accordo anche per l’anno prossimo. Non ho un agente e il futuro non è la mia priorità». Del club sì: a marzo le parti si incontreranno.
LE PAROLE
«Non sottovalutiamo la partita, non dobbiamo scherzare con il fuoco»
«Sono il meno pagato in A, non ho un agente e il futuro non è una priorità»