Il Toro e il mal di trasferta A Verona per svoltare
●Pochi punti lontano da Torino. Mazzarri chiede una grande prova al Bentegodi anche per scrollarsi di dosso la delusione nel derby
Si respira tanta voglia di tornare a vincere in trasferta nello spogliatoio del Filadelfia. Accantonata in fretta la sconfitta contro la Juve, il Toro ha bisogno di scrollarsi di dosso gli incubi da derby e di rimettersi subito in carreggiata; e per farcela deve cambiare marcia soprattutto quando gioca lontano dallo stadio Grande Torino.
DIGIUNO I tre punti fuori dalle mura casalinghe mancano infatti da più di due mesi: l’ultima vittoria esterna avvenne all’Olimpico contro la Lazio, in una serata caratterizzata da una super ripresa e dalle reti griffate nel giro di venti minuti da Berenguer, Rincon ed Edera. Era lunedì 11 dicembre 2017 e da allora sono trascorsi 73 giorni; troppi, per non avere tanta voglia di tornare a banchettare anche lontano dal fortino di casa. Da quel momento, infatti, Mihajlovic raccolse l’ultimo pareggio esterno della sua avventura a Ferrara quando, sotto le feste, i granata vestirono in anticipo i panni di Babbo Natale regalando un punto insperato alla Spal che era sotto di due gol dopo dieci minuti. Nel 2018, da quando è iniziata l’era Mazzarri, il Toro non ha mai vinto lontano dal Piemonte; proprio come – in maniera speculare – ha fatto la prossima rivale Verona che al Bentegodi nell’anno nuovo ha raggranellato solo sconfitte, contro Crotone e Roma. I granata invece hanno collezionato due pareggi esterni uguali nel risultato (sempre 1-1) ma così diversi per il gioco espresso: dopo la partita con luci e ombre a Reggio Emilia contro il Sassuolo, a Marassi contro la Sampdoria è arrivata la miglior partita disputata dalla squadra sotto la guida del tecnico livornese.
IN CIFRE Dunque, occasione ghiotta domenica al Bentegodi contro un Verona che finora ha compromesso proprio sul terreno amico un cammino che fuori casa sarebbe in linea con le rivali che vogliono salvarsi. Fra le mura amiche, i gialloblù hanno finora messo in cassaforte appena sette punti, frutto delle due vittorie contro Benevento e Milan, e del pareggio conquistato contro la Samp: per il resto, la squadra dell’ex granata Fabio Pecchia ha collezionato nove sconfitte. Il Toro, domenica pomeriggio, troverà sulla propria strada un avversario desideroso di dare la svolta al proprio campionato, ma anche inquieto per una classifica decisamente complicata. I granata in questo campionato hanno tutto sommato evidenziato robustezza e solidità, tanto da perdere in totale soltanto cinque volte: lo stesso andamento della Roma, peggio soltanto di quanto hanno fatto finora la capolista Napoli (una sconfitta), la Juventus (due) e l’Inter (tre). Il problema, però, è rappresentato dalle vittorie che, soprattutto in trasferta, arrivano appunto con il contagocce. Per trovare il successo granata fuori casa precedente alla vittoria sulla Lazio, bisogna infatti risalire addirittura a cinque mesi fa, quando il Torino sconfisse a domicilio l’Udinese. In totale, il Toro che non perde in trasferta da ottobre a Firenze, quest’anno in dodici partite esterne ne ha vinte tre, con sette pareggi e due sconfitte, 15 i gol fatti, 18 quelli subiti. Lo scorso anno, dopo le stesse dodici partite disputate fuori casa, la squadra di Mihajlovic era andata peggio: due vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte; 16 gol all’attivo e 20 incassati.