Arezzo, si alza la tensione A Matera grana stipendi
● Sempre più surriscaldata la situazione dell’Arezzo. La terza cessione di quote societarie nel giro di tre mesi (il 99% è tornato nella mani di Neos) è stata presa come l’ennesima presa in giro e la tifoseria è scesa sul piede di guerra. La conferenza stampa di Fabio Gatto socio della Neos (contestato non appena entrato nel viale dello stadio e andato via scortato) è durata pochissimo ed è stata burrascosa, si è sfiorata anche l’aggressione fisica. «La storia la conosciamo bene, o è venuto qui a portare le copie dei bonifici o se ne può andare», gli è stato detto. Qualche ora prima colloquio tra il segretario generale della Lega Pro, Ghirelli, e il sindaco Ghinelli. «Non vogliamo un altro caso Modena, faremo di tutto per aiutare l’Arezzo a finire la stagione. Ora serve un segnale dai giocatori, contro il Livorno sarà fondamentale scendere in campo». Moscardelli e compagni hanno messo in mora la società, la Lega è pronta a escutere la fideiussione di 350 mila euro per pagare gli stipendi arretrati, ma il derby continua a essere a rischio. Ieri Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, ha incontrato i giocatori, non è da escludere che si trovi una soluzione in extremis o che la gara col Livorno venga rinviata.
QUI MATERA Giorni di tensione anche nel Matera sulla questione stipendi. I giocatori, ieri mattina, hanno consegnato ai giornalisti un documento nel quale parlano di emolumenti non percepiti da alcuni di essi per novembre e dicembre, dichiarandosi tuttavia compatti a continuare la regolare attività. Nella replica, l’amministratore unico Taccogna ha ricordato che l’85% degli stipendi è stato pagato, e che il Matera, pur vivendo un periodo di difficoltà, non attraversa crisi come Arezzo o Vicenza.