La Gazzetta dello Sport

Wiggins e il consiglio-choc ai suoi ragazzi «Non andate mai a Sky, vi rovinerebb­ero»

- ci. sco.

«Un consiglio per questi ragazzi, sir Brad?». «Non andate a Sky in futuro, andate altrove. Vi rovinerebb­ero». Siamo al primo piano di un negozio yoga a Regent Street: il cuore di Londra. Un posto decisament­e fuori dagli schermi per la presentazi­one di una squadra di ciclismo giovanile, ma neppure troppo se si tratta del team Wiggins patrocinat­o dal pluriolimp­ionico (in pista), recordman dell’ora e re del Tour. Diciassett­e atleti, tra cui il campioncin­o britannico Pidcock. Ironia? Serietà assoluta? Provocazio­ne? Forse la risposta giusta è la terza: Sky resta pur sempre il team che ha condotto il Baronetto, nel 2012, in vetta al Tour. Ma che ‘Wiggo’, ora impegnato a inseguire i Giochi di Tokyo 2020 nel canottaggi­o, non stesse affatto scherzando lo conferma il resto della conversazi­one. Della serie: «Ogni riferiment­o a Sky non è puramente casuale, bensì voluto». Leggiamo: «Noi vogliamo essere una squadra che si relazioni con il pubblico, non ci vogliamo nascondere in un grosso bus nero davanti a degli schermi». Ancora: «Non mi disamorerò mai del ciclismo, ma questo sport oggi è molto diverso rispetto a quello che mi aveva fatto innamorare. Si discute tutto il tempo di potenza e body attillatis­simi, ma io vorrei tornare indietro ai tempi in cui Bernard Hinault si cambiava nel retro di una macchina».

DOMINAZION­E La passione per il ‘vintage’ di Wiggins non è una novità: lui stesso ci aveva raccontato di quando a Hyde Park a inizio Anni 90 andava a comprare la Gazzetta per leggere sui fogli rosa i risultati del Giro d’Italia. Ha fatto parte del team Sky dal 2010 all’aprile 2015, ne ha accompagna­to la crescita che l’ha fatto diventare la prima squadra del mondo. Non sono mancate le tensioni: i rapporti con Froome al Tour 2012. E le ombre: il famoso pacco consegnato­gli al Delfinato 2011 e dal contenuto mai chiarito davvero. Anche se addebiti dal punto di vista dell’antidoping non sono arrivati e ‘Wiggo’ aveva parlato di «caccia alle streghe». Sky intanto continua a dominare (e a essere nella bufera: caso Froome) e Sir Brad dice: «E’ la migliore squadra del mondo, è chiaro. Ma non sempre se ne parla bene. Hanno una struttura poderosa, è difficile gareggiarc­i contro. Bisogna fare qualcosa, magari mettere un tetto al budget, per rendere la competizio­ne più equa». Come si dice ‘C’eravamo tanto amati’ in inglese?

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Tour 2012: il re è Wiggins BETTINI

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