La Gazzetta dello Sport

Parma agitato C'è Inzaghi ex poco amico ma in tribuna

●L’allenatore del Venezia è squalifica­to Al Tardini cerca la terza vittoria su tre

- Marco Guidi

C’è ancora la lira, Michael Jackson canta «You Are Not Alone» e Pippo Inzaghi firma per il Parma. È l’estate 1995 quando un timido attaccante piacentino di 22 anni mette per la prima volta piede al Tardini. Il duomo e il parco ducale li conosce già, perché papà Giancarlo se lo portava spesso dietro al lavoro, quando «faticava» per la Zucchi. Quasi trecento gol e 23 primavere dopo, riecco SuperPippo. Stessa città, stesso stadio, ma un altro Inzaghi. Non più calciatore, ma allenatore. Non più amico, ma rivale, col suo Venezia che già lo scorso anno in Lega Pro fece piangere i tifosi gialloblù. Non più in campo e nemmeno in panchina, ma costretto alla tribuna dal giudice sportivo. «Sono stato squalifica­to per colpa di uno “scemo”», il virgoletta­to di SuperPippo in conferenza stampa. Quell’esultanza in faccia a un tifoso che lo aveva provocato lanciandog­li una bottigliet­ta d’acqua, nella gara con l’Avellino, non è piaciuta ad arbitri e giudice. Pazienza, a Parma seguirà i suoi dagli spalti, sperando che vada come nelle due occasioni in cui ha allenato al Tardini: vittoria.

CUORE INGRATO A Parma Inzaghi passò appena una stagione. Chiuso da Zola, Stoichkov, Asprilla e Melli prima, sacrificat­o per Chiesa e Crespo poi. Appena quattro gol segnati, uno all’Halmstad e al Teuta in Coppa delle Coppe, uno al Bari e uno da ex al Piacenza in campionato. Non è uno che porta rispetto ai vecchi amori, Pippo. Da allenatore ancor meno che da giocatore. Il Parma è la squadra che ha affrontato più volte da quando ha scelto la carriera in panchina: 3 vittorie, un pareggio e una sconfitta il bilancio. Al Tardini, come detto, ha sempre vinto: 5-4 con il Milan, 2-1 col Venezia. E al Parma ha dato pure il grande dispiacere di soffiare il primo posto lo scorso anno in Lega Pro. Gli emiliani si consolaron­o poi ai playoff, ma la cavalcata del Venezia provocò parecchi mal di stomaco in città.

OCCHIO D’AVERSA A portare in Serie B i gialloblù ci pensò Roberto D’Aversa, che però oggi non se la passa benissimo. Il suo Parma ha vinto a malapena una partita nelle ultime 9 giornate. Una frenata che sta costando posizioni in classifica e fiducia del club. Nel frattempo, il Venezia ha messo la freccia, operando il sorpasso: i 10 punti nelle ultime 4 giornate hanno lanciato i veneti nelle zone nobili della Serie B. Stasera ci si gioca una fetta di playoff e, nel caso di D’Aversa, probabilme­nte pure la poltrona. Inzaghi lo sa, ma non per questo è meno guardingo: «Il Parma ha valori incredibil­i, ora è ferito e quindi molto più pericoloso. E poi la forza dell’avversario si commenta da sola», ha chiosato Pippo per stimolare i suoi a fare una partita gagliarda. Il Parma sarà pure il suo passato, ma Venezia è il presente. E chissà, la Serie A il futuro.

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 ?? GASPORT-LAPRESSE ?? Filippo Inzaghi, 44 anni, a sinistra con la maglia del Parma (1995-96) e qui sopra oggi alla guida del Venezia (dal 2016)
GASPORT-LAPRESSE Filippo Inzaghi, 44 anni, a sinistra con la maglia del Parma (1995-96) e qui sopra oggi alla guida del Venezia (dal 2016)

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