C’È IL VERONA IL TORO CONTA SU UN BELOTTI TUTTO NUOVO
● L’infortunio all’andata ha segnato la stagione di Belotti. Che però ora è di nuovo in gran forma
TORINO
Andrea Belotti oggi chiude il cerchio. Contro il Verona, all’andata, gli era caduto il mondo addosso; contro il Verona, oggi, vuol dimostrare - una volta di più - che quella è una parentesi legata al passato. E lo vuol fare a mondo suo, con il gol. D’autore, naturalmente. Perché davanti, al termine del campionato, ci sono ancora 13 tappe che il capitano del Toro vuol sfruttare fino in fondo per cercare di trascinare i compagni verso il traguardo europeo.
IL K.O. SUL PIÙ BELLO
La stagione del Gallo era iniziata sotto i migliori auspici. A fine agosto, quando i suoi 26 gol griffati nella scorsa Serie A erano ancora ben impressi nella mente di tutti, il centravanti bergamasco firmò in mezza girata un meraviglioso gol al Sassuolo che è rimasto negli occhi di tutti gli appassionati di calcio. Poi, la rete alla Sampdoria e, tre giorni dopo, il bis con l’Udinese. Sembrava girare tutto per il meglio, ma proprio sul più bello ecco l’Hellas. Il capitano granata arriva a domenica 1° ottobre dopo aver sempre segnato nelle precedenti partite giocate al Grande Torino (4r gol in 3 gare fra campionato e Coppa Italia), ma nel primo tempo prende un colpo al ginocchio destro. Il Gallo però non molla, stringe i denti e rimane in campo sfiorando anche il 3-0. Poi, al 35’ della ripresa, un altro colpo e stavolta il ginocchio cede: il bomber esce in barella con le mani sul volto e lo stadio che si divide fra l’applauso di incoraggiamento e un silenzio di paura. Non basta: la squadra, rimasta in dieci perché i cambi erano già esauriti, negli ultimi tre minuti si fa rimontare e passa in un amen dal 2-0 al 2-2 (a segno Kean e Pazzini dal dischetto), un pareggio che sa di sconfitta. Il giorno dopo ecco il verdetto, che fa tirare il fiato dopo tanta paura: la diagnosi parla di «lesione di primo-secondo grado del legamento collaterale e capsulare mediale del ginocchio destro», la prognosi è di non meno di un mese. Da quel momento inizia la rincor-