Zapata, a rischio la rivincita con Maxi Lopez: parte in panchina
●Il centravanti della Samp e quello dell’Udinese forse si sfideranno a gara in corso
Zapata-Maxi Lopez, atto secondo. Alla Dacia Arena, il 30 settembre, sorrise solo l’argentino: Udinese-Samp 4-0, doppietta di Maxi, autore del secondo e del terzo gol. Duvan Zapata venne sostituito dopo 70’ e non riuscì a lasciare il segno contro la sua ex squadra. Che dopo due stagioni gli aveva dato il benservito nonostante un discreto bottino di gol: 18 in 63 partite di A. Per sopperire alla partenza di Zapata, l’Udinese ha puntato proprio su Maxi Lopez. In base ai numeri, finora è andata meglio alla Samp. Maxi Lopez si è fermato alla doppietta contro la sua ex squadra, mentre Zapata è già arrivato a 7 gol in 21 partite. Eppure anche stavolta Duvan non è sicuro di potersi prendere la rivincita col passato. Giampaolo probabilmente punterà sulla verve di Caprari, visto il momento poco brillante del colombiano. Zapata è a secco da 3 partite nelle quali è sempre stato sostituito. Con coda polemica. Domenica contro il Milan è uscito dal campo senza «dare il 5» a Caprari e la cosa ha indispettito allenatore e società. Ieri Giampaolo ha provato a gettare acqua sul fuoco: «Non c’è un caso Zapata. Se sta bene gioca, altrimenti giocherà qualcun altro. Può anche darsi che attraversi un periodo di appannamento, non è facile giocare ad alti livelli per 10 mesi. Lui deve pensare ad allenarsi e io lo giudicherò di volta in volta. Dopo la sostituzione era deluso, ma multe non ne faccio: non sono un esattore. A me interessa che abbia capito: doveva salutare il compagno e basta. Duvan è educato». Oggi dovrebbe partire dalla panchina, salvo sorprese dell’ultima ora. Marassi è il suo stadio: qui ha segnato 5 dei suoi 7 gol. L’ultima gioia casalinga il 3 dicembre contro la Lazio: l’inizio del suo declino, complice anche un infortunio che lo ha tenuto fuori per alcune partite.
MAXI, CHE DERBY Se giocherà, si troverà di fronte il suo erede in bianconero. Pure Maxi Lopez, però, è un ex. Alla Samp ha giocato in due stagioni diverse: la prima nel 2012-13 con 4 gol in 17 partite, la seconda da gennaio a giugno 2014 voluto da Mihajlovic che lo aveva già avuto a Catania. Unica gioia, il gol nel derby vinto 1-0 dalla Samp grazie a una prodezza dell’argentino, a cui però Okaka finì per rubare il posto.