La Gazzetta dello Sport

MOURINHO E CONTE, QUA LA MANO

Oggi faccia a faccia dopo le polemiche

- L’ANALISI di MIMMO CUGINI email: mcugini@gazzetta.it twitter: @mcugini1

Tradimenti, razzismo, dichiarazi­oni al veleno. E poi quando ti ritrovi faccia a faccia e devi stringere la mano al tuo rivale o avversario che succede? Oggi ad Old Trafford scopriremo se il lungo e durissimo botta e risposta tra Josè Mourinho e Antonio Conte si scioglierà in un abbraccio, come dovrebbe essere tra profession­isti di questo livello, o se invece il veleno che entrambi hanno versato in ampia quantità avrà lasciato un solco talmente profondo da tenere i due tecnici di Manchester United e Chelsea lontani. Lontani eppure vicini, non solo perché saranno a pochi metri di distanza davanti alle rispettive panchine, ma anche e soprattutt­o per il loro modo di allenare, più votato all’essenziali­tà che all’estetica con un coinvolgim­ento totale dei giocatori ai loro diktat. A Mourinho è già successo con Villas Boas che si sentiva stretto nel ruolo di secondo di Mou. «Dal 2009 non ci parliamo, ma io dormo lo stesso. Lui stava bloccando i miei progressi» disse alla vigilia di Chelsea-Tottenham del 28 settembre 2013, ma poi in campo arrivò la stretta di mano tra i due. Tra giocatori invece il perdono è più difficile, soprattutt­o se di mezzo c’è una donna. Wayne Bridge per due volte si è rifiutato di stringere la mano all’ex amico John Terry. La prima volta prima di Chelsea-City nel febbraio del 2010, pochi giorni dopo l’esplosione dello scandalo che vide coinvolta Vanessa Perroncel, ex moglie di Bridge e il capitano del Chelsea. Il 24 aprile 2011 la scena si ripete: qualche minuto prima di Chelsea-West Ham Bridge ignora ancora Terry.

Più o meno allo stesso modo è andata tra Mauro Icardi, capitano, dell’Inter e Maxi Lopez, oggi all’Udinese e prima alla Sampdoria e al Torino. Motivo del contendere Wanda Nara, prima moglie di Maxi e poi compagna di Mauro. Il 13 aprile 2014 a Marassi si gioca SampInter, Maxi Lopez non stringe la mano a Icardi che poi segna e viene insultato da tutto lo stadio. La scena si ripete il 3 aprile 2016 pochi attimi prima di Inter-Torino. Negli ultimi tempi però sembra che tra i due argentini sia tornato il sereno, così almeno ha raccontato Wanda pochi giorni prima di Natale.

Altra storia è quella che ha visto protagonis­ti Luis Suarez e Patrick Evra. L’uruguaiano era stato squalifica­to per 8 giornate dalla Federcalci­o inglese per aver rivolto ripetuti insulti razzisti proprio nei confronti del francese durante Liverpool-Manchester United del 15 ottobre 2011. L’11 febbraio 2012 i due si ritrovano di fronte e Suarez non stringe la mano ad Evra, poi si divincola dal tentativo del francese. E oggi fari puntati su Old Trafford: Josè e Antonio tocca a voi.

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