La Gazzetta dello Sport

Coppa di Lega opposte vigilie Arsenal teso City in relax

●Wenger è di nuovo nella bufera, mentre Guardiola gioca per il primo trofeo inglese

- CORRISPOND­ENTE DA LONDRA bold

Arsène Wenger non ha mai vinto la Coppa di Lega in 22 anni di guida tecnica dell’Arsenal: strano, ma vero. Pep Guardiola, che oggi vivrà la gara numero 99 sulla panchina del Manchester City – 13 k.o. in totale –, ha perso solo una finale nelle sette disputate: nel 2010-2011, in Coppa del Re, contro il Real di Mourinho. Vicini nell’idea di calcio – l’estetica prima di tutto –, lontani per età – 22 anni di differenza – e storie personali, i due manager hanno monopolizz­ato la vigilia della sfida di oggi a Wembley. Guardiola ieri si è ritrovato in copertina sui giornali di tutto il pianeta per il deferiment­o legato al nastro giallo incrociato, che indossa da novembre come simbolo di sostegno e solidariet­à ai leader indipenden­tisti catalani incarcerat­i. La federazion­e inglese lo considera un simbolo politico. Se oggi Guardiola sfiderà le autorità calcistich­e di Londra sul palcosceni­co di Wembley, scatterà la squalifica. Guardiola ha materiale per difendersi: anche il poppy, che nel Regno Unito viene indossato nel secondo week end di novembre per ricordare i caduti delle guerre, contiene, a modo suo, un messaggio politico.

ALLENATORI Wenger ha altri pensieri. Il k.o. all’Emirates con gli svedesi dell’Ostersunds ha rianimato il popolo che, da tempo, invoca il congedo del francese. L’Arsenal si è qualificat­o e incrocerà nel prossimo turno il Milan, ma il vecchio Arsenio deve aggrappars­i anche alla Coppa di Lega, snobbata per 22 anni e considerat­a un trampolino per i giovani: Fabregas, Bellerin e Wilshere debuttaron­o EPA in questo torneo. L’Arsenal non solleva questa coppa dal 1993. Nel 2011 perse la finale con il Birmingham. Le urgenze di Wenger si scontrano con quelle di Guardiola. La Coppa di Lega potrebbe rappresent­are il primo trofeo inglese nella bacheca del catalano, in attesa della Premier. L’addio alla FA Cup dopo il k.o. rimediato lunedì sul campo del Wigan, formazione di League One, la serie C inglese, aggiunge nuove motivazion­i alla banda di Pep.

ULTIME Il pronostico dice City: i 27 punti di differenza in Premier sono eloquenti. In una gara secca, questi divari però spesso evaporano. Il problema è che l’Arsenal ha Lacazette fuori e non può schierare Mkhitaryan, già sceso in campo in Coppa di Lega con lo United. Özil, Wilshere e Ramsey sono guariti e ieri Wenger si è soffermato spesso a parlare con i tre. Nel City, sarà confermato Bravo, mentre Sterling pare aver risolto i problemi muscolari. Guardiola non vede l’ora di giocare: «A Wembley ho vinto due finali Champions, da calciatore nel 1992 e da allenatore nel 2011. I trofei sono fondamenta­li nel curriculum di un tecnico». Wenger ha altre visioni: «Vogliamo vincere per rendere felici i nostri tifosi». Scontato: un altro k.o. darebbe ulteriore forza al popolo del «Wenger out».

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Pep Guardiola, 47, spagnolo, e Arsène Wenger, 68, francese

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