La Gazzetta dello Sport

Superman Niskanen Finalmente Finlandia

●Fondo Domina la 50 km tc e regala il primo oro al suo paese in questi Giochi Norvegia e azzurri k.o.

- Stefano Arcobelli INVIATO A PYEONGCHAN­G (SUD COREA)

Era tutto previsto, programmat­o: dal consumo energetico al consumo della sciolina. Una fuga di 30 chilometri per trionfare nella 50 a tecnica classica. La gara delle gare nel fondo è di Iivo Niskanen, ventisei anni e un palmares già impreziosi­to da un oro olimpico a Sochi nella team sprint in alternato con Sami Jauhojaerv­i, e da un titolo mondiale a

Lahti 2017 nella 15 km.

TATTICA Il finlandese dice che ha cominciato a costruirlo dal 2014, questo trionfo, mettendo in atto una progressio­ne che lo ha portato a sbancare una delle prove più dure e massacrant­i degli ultimi anni — anche per il fattore meteo — tanto da mandare ben presto in crisi energetica la nostra unica speranza, Francesco De Fabiani, 22° e ultimo del quartetto azzurro a quasi 9 minuti dietro Noeckler (16° sarà Salvadori a 5’23”, 19° Rastelli a 6’47” dopo 2 giri a tutta e un pit-stop sbagliato). Per dominare così una 50 km bisogna azzeccare tutto, a cominciare soprattutt­o dai materiali: la scelta del finlandese di cambiare gli sci nel transito del quarantesi­mo chilometro — né prima né dopo — s’è rivelata decisiva per vincere la resistenza del ventunenne russo Alexander Bolshunov, staccato nell’ultimo chilometro e d’argento a 18” per la sua quarta medaglia, mentre l’altro russo Andrey Larkov, a 2’37”5 lasciava per sei secondi sotto il podio il canadese Alex Harvey e Martin Sundby, primo dei grandi delusi norvegesi, ma non solo (Cologna appena 9°). Il più arrabbiato era Bolshunov perché si è sentito tradito dai materiali («Ma è solo colpa mia») che su questa neve lenta rovinano presto le solette. «Non sapevo quanti chilometri aveva percorso Boslhunov — racconta Niskanen — ma ho pensato a me, e grazie ai materiali freschison­o riuscito a riprenderl­o e a staccarlo, ho avuto energie fino alla fine». E ha sbancato.

CAVALLO Per la Finlandia, un Paese che sembra sempre schiacciat­o tra le armate di Norvegia e Svezia nello sci nordico, il titolo della 50 km è un ritorno al passato glorioso, e un legame che si riprende nel segno della trasparenz­a rispetto ai famigerati primi anni 2000, del dopo Myllyla (argento a Lillehamme­r) e Kirvesniem­i. Niskanen rompe, soprattutt­o, un’attesa che ormai sembrava un tabù troppo antico per essere superato: a Squaw Valley 1960 l’ultimo oro di Hamalainen, che trionfò con una doppietta insieme a Hakulinen. Complesso di inferiorit­à finalmente allontanat­o grazie a questa impresa dell’agile Niskanen, le cui caratteris­tiche tecniche sembrano perfette per una 15 km ma non per la prova più lunga. Il ragazzo di Vuokatti è sempre stato ambizioso: «Anche quando ero giovane non sciavo per gioco ma mi ponevo grandi obiettivi». Nel 2017 è diventato atleta dell’anno in patria però gli mancava il colpo grossissim­o individual­e ai Giochi: insomma è il cavallo vincente che la Finlandia da tempo non aveva. E curiosamen­te un cavallo da corsa ce l’ha davvero: anzi ne è il proprietar­io insieme a altri due, tra cui l’allenatore Heikki Korhonen. Si chiama non a caso «Victory». Sundby gli rende onore: «Ci ha lasciati a 3 minuti: è stato straordina­rio». E Niskanen si fa i compliment­i: «Anche se l’attacco non era preparato così presto, mi sentivo bene, avrò fatto arrabbiare l’allenatore ma ho vinto l’oro. Non era facile gestire la pressione di un Paese senza ori, ora sono felice di aver regalato felicità ai finlandesi e io ho realizzato il mio sogno».

58

IL NUMERO

Gli anni dall’ultimo successo finlandese nella 50 km ai Giochi: Hamalainen a Squaw Valley 60

 ??  ?? Iivo Niskanen, 26 anni, conquista il primo oro finlandese
Iivo Niskanen, 26 anni, conquista il primo oro finlandese

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy