La Gazzetta dello Sport

Mattia come Pablito Il faro del Verona è pure un opportunis­ta

- Matteo Fontana VERONA

Il primo di testa, a sfruttare il «ponte aereo» offerto da Vukovic. Il secondo in ribattuta, dopo la respinta di Sirigu sul tiro vorticoso di Petkovic. La doppietta di Mattia Valoti, i gol che consegnano al Verona una vittoria dorata con il Torino, è un pezzo da opportunis­ta. C’è un giro del destino, in tutto questo. L’ultimo successo in Serie A dell’Hellas con i granata, al Bentegodi, nel 1987, lo siglò Paolo Rossi, il re degli opportunis­ti d’attacco. Come una visione del passato, così Valoti ha dato i tre punti ai gialloblù.

RISCATTO Quanto è lontano l’Olimpico, in una Verona investita dal Burian. Il grande freddo è un’onda che parte da lontano. Lunedì l’Hellas è stato sommerso dalla Lazio, in un 2-0 da soliloquio biancocele­ste. C’era una squadra che pareva alle prese con le vacanze romane, roba da Gregory Peck senza la Vespa. C’era un Valoti che era stato dissolto da Parolo, da Lulic, da Milinkovic-Savic. Era alla sua quarta uscita da centrocamp­ista puro: tolta la trasferta di Firenze, non ne aveva beccate molte. Poi, eccolo lì, il ragazzo: uomo decisivo, e non soltanto per le reti che mandano al tappeto il Toro. Estro, intelligen­za, corsa, spirito di sacrificio. Esattament­e quel che Fabio Pecchia ha chiesto a Mattia, che ha messo l’accento sulla gara del riscatto: «Avevamo grande voglia di vincere. Fin dall’inizio siamo sempre arrivati primi sul pallone. C’è stato un calo nel secondo tempo, ma abbiamo risposto reggendo sempre, e siamo stati premiati da un risultato meritato. Non dobbiamo fermarci», dice lui. Si gode un pomeriggio di gloria, Valoti, e non ci sono dubbi sul senso d’orgoglio che avverte papà Aladino.

FIGLIO D’ARTE Il babbo di Mattia, a Verona, ha lasciato ricordi piacevolis­simi. Due stagioni, dal 1994 al 1996, e una promozione conquistat­a. La stessa cosa ha fatto suo figlio, nel passato campionato. Sembrava che fosse di passaggio, Valoti junior, rientrato dal prestito al Pescara e al Livorno, invece in lui Pecchia (e il suo vice, Nicola Corrent), hanno visto qualcosa. Quel fisico allungato, i piedi

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LAPRESSE Mattia Valoti, 24 anni: ha segnato la prima doppietta in A

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