La Gazzetta dello Sport

Non soltanto gol Riecco Niang l’attaccante super moderno

● È migliorato in fase difensiva, ma per l’allenatore ha ancora margini di crescita

- TORINO f.t.

Gol al Bologna, bis al Benevento, tris al Verona. Da quando Walter Mazzarri è approdato sulla panchina granata M’Baye Niang non sbaglia più un colpo. Dalle difficoltà dello scorso autunno sembra passato un secolo; e dire che sulla panchina granata, in quei mesi difficili dell’attaccante senegalese, sedeva proprio l’allenatore che lo aveva voluto al Torino a tutti i costi, Sinisa Mihajlovic. Stranezze del calcio. Di certo, il nuovo Niang è un giocatore che si propone in maniera completame­nte diversa e non soltanto sottoporta. La new version di M’Baye è una sintesi dell’attaccante moderno, che fa le due fasi, si sacrifica per la squadra in fase di non possesso ed è poi pronto a lanciarsi in avanti non appena il Torino riconquist­a la palla. Un giocatore dal rendimento più costante, che aiuta il terzino che gioca alle sue spalle, com’è successo contro il Verona al Bentegodi quando ha dato una mano ad Ansaldi, arretrato sullo scacchiere in seguito all’infortunio al perone di Molinaro. Un giocatore che però poi non perde tempo nel fiondarsi sulla corsia mancina, con la licenza di puntare verso l’area avversaria appena gli si apre il varco giusto per provare ad infilarsi.

CONTINUITÀ Il gol segnato al Verona è la sintesi di questa nuova fame che fino a qualche mese fa si intravvede­va soltanto a sprazzi. A questo punto si tratta di acquisire ulteriore continuità, per rispondere alle sollecitaz­ioni di Mazzarri che non smette un attimo di stimolarlo: «Per le doti tecniche e atletiche di cui dispone, Niang è un giocatore che può fare sempre di più», sono le parole del tecnico toscano. «M’Baye può fare di tutto, ed è proprio per questo che mi aspetto da lui sempre di più. E sono convinto che un giorno lo vedremo segnare tre gol al termine di una sua partita tirata per tutti i novanta minuti».

LA VITTIMA PREFERITA Al Bentegodi, Niang ha provato a colpire nel primo tempo, salvo far male ai gialloblù in avvio di ripresa diventando il terminale di un’azione nata dall’iniziativa a centrocamp­o di Andrea Belotti e completata dall’assist di Iago Falque. In fondo, però, non è una novità, visto che l’Hellas è la sua vittima preferita: Niang perforò i veneti già nella partita di andata, segnando il suo primo gol dell’avventura granata. In totale, le reti firmate contro il Verona sono quattro in cinque partite e contemplan­o anche la doppietta realizzata ai tempi del Genoa in un pirotecnic­o 5-2 vecchio di tre anni. Come dire che se potesse giocare ogni domenica contro i gialloblù, Niang sarebbe il giocatore più felice del mondo.

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LAPRESSE M’Baye Niang, 23

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