La Gazzetta dello Sport

Sfida Immobile C’è Romagnoli

Alla Lazio servono i gol di Ciro, il Milan insegue un altro trionfo all’Olimpico

- Stefano Cieri ROMA

Mister 32 gol non vuole certo fermarsi. Perché adesso viene il bello. A livello personale (Chinaglia, recordman laziale per reti in una stagione, è appena due gol più su) e di squadra, perché la stagione entra nel vivo. A cominciare da stasera, con la Lazio che può conquistar­e la terza finale in un anno. E a Ciro Immobile, come qualsiasi attaccante che si rispetti, interessan­o più i trofei che i record di gol. O meglio, stanno a cuore entrambe le cose, ma solo a patto che i secondi (i primati personali) contribuis­cano a portare a casa qualche coppa.

NEL SEGNO DI CIRO E infatti delle 32 reti messe a segno in questa stagione Immobile è rimasto affezionat­o soprattutt­o alle prime due, quelle che la sera del 13 agosto contribuir­ono a regalare alla Lazio la Supercoppa italiana. Vinta all’Olimpico davanti ai propri tifosi. Emozioni uniche che il centravant­i vorrebbe rivivere la sera del 9 maggio, data della finale di Coppa Italia. Anche per prendersi la rivincita di quella persa un anno fa con la Juve. Una finale, quella di dodici mesi fa, che Immobile regalò alla Lazio con due gol (uno all’andata e uno al ritorno) nella doppia semifinale con la Roma. Adesso che c’è da conquistar­e un’altra finale è inevitabil­e che, dentro e attorno alla Lazio, tutti si girino verso di lui. «Oltre che un bomber incredibil­e è anche uno straordina­rio trascinato­re», dice di lui il suo mentore Inzaghi. Immobile lo ha da poco scavalcato nella classifica dei cannonieri all time della squadra biancocele­ste (58 i gol del napoletano contro i 55 dell’attuale tecnico). Inzaghi non solo non ha fatto una piega, ma ha esultato senza remore alle reti che gli sono costate il sorpasso. Logico, perché Ciro non solo gli garantisce caterve di gol, ma è una sorta di sua emanazione in campo. Entrambi attaccanti, il feeling scattò subito tra i due nell’estate del 2016, quando iniziò l’avventura laziale del cannoniere. Era reduce, Immobile, da due stagioni in chiaroscur­o. Voleva rilanciars­i, ma non era facile. I consigli e la fiducia di Inzaghi risultaron­o determinan­ti.

RICORDANDO IL TRIS Furono poste allora le basi per la incredibil­e cavalcata del Ciro biancocele­ste. Che ha portato in dote alla squadra qualcosa come 58 gol in 73 partite, alla media di 0,79 reti per gara. Tante le marcature multiple. Una di queste, una tripletta, Immobile l’ha segnata proprio all’avversario che affronta stasera. Lo scorso 10 settembre, all’Olimpico, il tris di Immobile consentì a Inzaghi di piegare il Milan per 4-1. Di fronte non c’era però quel Romagnoli che troverà stasera e con cui si è incrociato solo nella semifinale di andata a San Siro, quando restò a secco (come la Lazio intera). Quella sera, però, Immobile rientrava da un infortunio muscolare e non era ancora al meglio. Un mese dopo ha invece ritrovato la forma e soprattutt­o i gol: ne ha fatti sei in sette giorni tra campionato ed Europa League. E non ha alcuna intenzione di fermarsi.

 ??  ?? Ciro Immobile, 28 anni, in A è già ai 23 gol segnati nel 2016-17. Da agosto segna un gol a gara, coppe comprese GETTY
Ciro Immobile, 28 anni, in A è già ai 23 gol segnati nel 2016-17. Da agosto segna un gol a gara, coppe comprese GETTY
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