La Gazzetta dello Sport

Da Massimo e Tronchetti a Gino Strada: tanta Inter per l’addio a Gian Marco Moratti

● C’erano gli eroi del triplete e quelli degli Anni 60, ma anche rappresent­anti di sport, editoria e imprendito­ria

- Nicola Cecere

«Un grande papà. Col quale negli anni Settanta giocavo a pallone nel corridoio di casa. Se segnavo mi dicevi bravo, lavorerai col nonno... Mi parlavi delle tue passioni: il petrolio, la vela, la caccia, il karate e il calcio... Più avanti, le tue passioni sono diventate meno numerose e più intense, a quel punto io non avevo più paura del buio, ma mi ricordavo di quando mi spegnevi la luce, in quelle sere che ogni bambino avrebbe voluto passare con il papà... Oggi a San Patrignano salirai in cielo. Qui sulla terra intanto c’è un piccolo Gianmarco che inizia a giocare a calcio in un corridoio».

NOBILTA’ Le parole dedicate dal primogenit­o Angelo a Gian Marco Moratti toccano il cuore della folla che riempie la chiesa di San Carlo. Emozione scaricata in un lungo applauso mentre il feretro, ricoperto di rose rosse, si avvia verso la località

del riminese dove da decenni si recuperano i giovani caduti nella rete della droga. E’ lì, a SanPa, che Gian Marco e l’inseparabi­le moglie Letizia hanno speso tanto delle loro energie e del loro patrimonio in opere di solidariet­à portate avanti con concretezz­a e discrezion­e. «Ho raccolto in queste ore molte testimonia­nze di chi lo aveva conosciuto bene, e tutti sottolinea­no la riservatez­za del benefattor­e e la sua vicinanza ai bisognosi. Questa è nobiltà d’animo» ha detto don Stefano Bordignon, che ha celebrato il rito funebre con altri cinque sacerdoti.

L’INTER All’ultimo saluto era presente tanta Inter. Quella anni Sessanta con Bellugi e Corso e i figli di Facchetti e Picchi. Quella del triplete di Massimo con Cambiasso e Cordoba, più i dirigenti Branca e Ausilio, Paolillo, Fabris e Filucchi (oggi vice presidente del Cagliari). Del mondo nerazzurro c’erano anche l’ex presidente Ernesto Pellegrini e il difensore Fabio Galante, lo sponsor storico Marco Tronchetti Provera e la tifosa-vip Elisabetta Canalis (ex fidanzata di Bobo Vieri). Presente pure l’altro tifoso fortemente impegnato nel sociale, Gino Strada (Emer- gency).Il presidente attuale, Erik Thohir, ha mandato una corona di fiori e la squadra Primavera col suo allenatore Stefano Vecchi.

ALTRE PERSONALIT­A’ Lo sport italiano è stato rappresent­ato dal suo numero uno, Giovanni Malagò («un autentico gentiluomo da cui c’era solo da imparare»), Lapo Elkann ha portato il cordoglio della famiglia Agnelli, per il mondo Milan è intervenut­o Paolo Berlusconi, per il Sassuolo c’era il patron Giorgio Squinzi. Non poteva mancare Urbano Cairo nella sua duplice veste di presidente del Torino e di RCS Mediagroup, società di cui Gian Marco aveva presieduto il Cda. A proposito di finanza, notati Diana Bracco (casa farmaceuti­ca), Paolo Scaroni (ex Eni) e Federico Ghizzoni (ex Unicredit). Col sindaco di Milano Beppe Sala c’erano il governator­e lombardo Roberto Maroni e la ex ministro Mariastell­a Gelmini. Fra le numerose corone i dipendenti Saras, Roberta Armani e Pippo Baudo.

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● 2 Letizia Moratti, 68 anni ● 3 Urbano Cairo, 60 anniG 4 La chiesa di San Carlo a Milano gremita ● 5 Da sinistra, gli ex nerazzurri Cambiasso, Cordoba, Branca, Corso e Bellugi...
● 1 L’ultimo saluto di Massimo Moratti, 72 anni, al fratello Gian Marco ● 2 Letizia Moratti, 68 anni ● 3 Urbano Cairo, 60 anniG 4 La chiesa di San Carlo a Milano gremita ● 5 Da sinistra, gli ex nerazzurri Cambiasso, Cordoba, Branca, Corso e Bellugi...
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