La Gazzetta dello Sport

Il rinnovamen­to azzurro parte da Chiesa-Pellegrini

● I giovani di Fiorentina e Roma faranno parte della prima Italia di Di Biagio, che contro Argentina e Inghilterr­a punterà sul 4-3-3

- Mirko Graziano INVIATO A FIRENZE

L’idea guida di Gigi Di Biagio è il 4-3-3, «ma non è un punto fermo. Se ho per esempio due attaccanti molto forti, che stanno particolar­mente bene, mi devo chiarament­e adattare e proporre qualcosa di diverso — aveva spiegato il c.t. nel primo giorno del baby stage a Coverciano — In generale, mi piacerebbe comunque partire dalla difesa a quattro e dai tre là davanti...». E quasi certamente così sarà a fine marzo, con Argentina e Inghilterr­a.

SUBITO PROMOSSI Fra i giovani presenti in questi giorni nel centro tecnico federale, i «predestina­ti» sono Chiesa e Pellegrini, giocatori pronti: faranno parte della prima «spedizione Di Biagio»; Chiesa è una stella a Firenze, il centrocamp­ista della Roma ha messo insieme 27 presenze stagionali, 20 delle quali in campionato (16 volte titolare), numeri importanti in un reparto che comprende i vari De Rossi, Strootman, Nainggolan, Gonalons e Gerson, oltre al jolly Florenzi. E’ piaciuto parecchio l’atteggiame­nto del 21enne romano che nonostante un problema muscolare avrebbe voluto restare a Coverciano anche solo per assistere all’amichevole di questa mattina contro la Fiorentina Primavera: senso di appartenen­za e voglia di azzurro che hanno profondame­nte colpito Di Biagio e il suo staff. Resta invece sotto esame Domenico Berardi (presente pure lui a Coverciano), uno che a 23 anni, con la maglia del Sassuolo, l’ha buttata dentro 45 volte in Serie A, 11 in Serie B, 5 nelle coppe europee e una in Coppa Italia, il tutto durante un percorso spesso caratteriz­zato da infortuni lunghi e fastidiosi. Berardi, vero pupillo del c.t., ha numeri tecnici importanti, deve però darsi una registrata a livello di continuità e di comportame­nto: troppe ammonizion­i ed espulsioni stupide in carriera, l’ultimo «rosso» senza senso è di domenica scorsa, contro la Lazio. In Nazionale l’affidabili­tà non può mai venire meno.

LA PRIMA USCITA Le convocazio­ni di Di Biagio contro Argentina e Inghilterr­a daranno il via a un primo forte rinnovamen­to.

La «grande rivoluzion­e», a prescinder­e da chi sarà il c.t. nel biennio che porterà a Euro 2020, verrà completata all’inizio della prossima stagione, contando anche sulla completa maturazion­e tecnica e caratteria­le della «nuova generazion­e». La prima Italia del 2018 potrebbe essere questa: Buffon in porta, Florenzi, Bonucci, Chiellini e Spinazzola dietro; Pellegrini, Parolo (o Jorginho) e Verratti (o Barella) a centrocamp­o; Chiesa e Insigne a supporto di Immobile o Belotti. In ogni reparto già premono poi alternativ­e credibilis­sime: Donnarumma e Perin in porta; Caldara, Romagnoli e Rugani in mezzo alla difesa; Barella e Cristante a centrocamp­o; Verdi e il redivivo Mario Balotelli in attacco. E parliamo dei giocatori oggi disponibil­i, perché è per esempio scontato un futuro ingresso da protagonis­ti per Conti (reduce da un brutto guaio al ginocchio) e Bernardesc­hi (legamenti k.o.). In avanti occhio infine a Cutrone, in clamorosa rampa di lancio: baby-gol che fanno rumore, i suoi, perché firmati con la pesantissi­ma maglia del Milan. Ma Argentina e Inghilterr­a saranno esami senza ritorno soprattutt­o per chi ha maggiormen­te deluso nei drammatici 180’ contro la Svezia. Non sono infatti in pochi, soprattutt­o fra i tifosi, a sponsorizz­are un taglio totale, o quasi, con i protagonis­ti di quelle due serate. Allora finirono per esempio nel mirino Verratti e Immobile, gente però in età per trascinare a lungo la Nazionale, giocatori che nei rispettivi club esibiscono prestazion­i e numeri eccezional­i...

LE SCELTE

Il sistema di gioco non sarà un punto fermo ma offre molte alternativ­e. E in attacco occhio anche a Cutrone

 ??  ?? Gigi Di Biagio, 46 anni, nuovo c.t. dell’Italia GETTY IMAGES
Gigi Di Biagio, 46 anni, nuovo c.t. dell’Italia GETTY IMAGES

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy