La Gazzetta dello Sport

È morto Quini, 5 volte pichichi e vittima di un rapimento

- F.m.r.

Era nato ad Oviedo, però è diventato il simbolo dello Sporting, la squadra di Gijon che più rivale dell’Oviedo non si può. Storie asturiane, molto sentite, vissute, ancora oggi che le due squadre sono in Segunda. E a Gijon è morto, ieri, d’infarto, per strada vicino casa. Enrique Castro Gonzalez, per tutti sempliceme­nte ‘Quini’, aveva 68 anni. Ha giocato per quasi vent’anni: dal ’68 all’80 con lo Sporting, quindi quattro anni al Barça e poi altri tre nella squadra che ha sempre avuto nel cuore e nella quale hanno giocato, come portieri, anche i suoi due fratelli. È stato ‘pichichi’ cinque volte tra il 1974 e il 1982, e ha vinto cinque trofei. Nessuna Liga, ma due Copa del Rey e una Coppa delle Coppe. Altri tempi, altro Barça.

IL SEQUESTRO Quini, detto ‘El Brujo’, lo stregone, era un gran centravant­i, coraggioso, generoso, tecnico, dal gol facile tanto che è ancora ottavo nella classifica all-time dei marcatori della Liga. Ma la sua popolarità ha varcato i confini nazionali per un episodio di cronaca: il 1 marzo del 1981 dopo aver battuto l’Hercules al Camp Nou Quini tornò a casa. Era felice: il Barça di Helenio Herrera inseguiva con buon ritmo l’Atletico Madrid. Prese alcune cose e si preparò per andare a prendere la moglie all’aeroporto. Non ci arrivò mai: fu sequestrat­o da una banda di balordi che se lo tenne per 25 giorni, quando fu liberato a Saragozza. Lo mandarono avanti a panini e acqua nello scantinato di un’officina meccanica, con la Spagna col fiato sospeso e il Barça frastornat­o e in grande difficoltà psicologic­a prima che tecnica. Erano i tempi dell’Eta, dei sequestri che finivano male e l’incertezza era inferiore solo alla paura.

LA LIBERAZION­E Il 25 marzo, con la Spagna che giocava e vinceva (per la prima volta) a Wembley con l’Inghilterr­a Quini fu liberato: un sequestrat­ore era stato arrestato all’aeroporto con un inganno, e la notizia della liberazion­e arrivò negli spogliatoi londinesi nell’intervallo. HH chiese che al Barça fosse concesso di ripetere le tre partite giocate senza il suo centravant­i, ma non fu ascoltato. La Liga la vinse la Real Sociedad (altri tempi, si diceva) e Quini, che poi raccontò il sequestro in un libro con prefazione di Manuel Vazquez Montalban, fu ‘Pichichi’, nonostante tutto. E l’anno dopo andò ai Mondiali. Ci era già stato nel ’78 in Argentina ma questi si giocavano in casa, anche nel ‘suo’ Molinon. E sono finiti malissimo per la Spagna. Quini è sempre rimasto legato allo Sporting come dirigente, consiglier­e, ambasciato­re, e anche ieri era passato da ‘Mareo’ il centro sportivo del club di Gijon.

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Enrique Castro detto Quini con Diego Maradona nel Barcellona

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