CARO DI BIAGIO, PUNTA SUI GIOVANI
La Nazionale e le scelte del c.t. traghettatore
S’è presentato bene Gigi Di Biagio, con personalità, idee chiare e senza nascondersi dietro giri di parole. Condivisibili o meno che siano alcune scelte, sappiamo che per il momento Buffon ha deciso di restare, che per Balotelli le porte sono aperte (ma è ancora da capire come e quando). E che il c.t. si considera c.t. a tutti gli effetti. Bene. Proprio per questa assunzione di responsabilità, che gli fa guadagnare punti nel ballottaggio per la panchina, vorremmo adesso da lui, e prima ancora dalla Figc, dai commissari, insomma da chi decide le strategie, la conferma che l’urgenza è la Nazionale. E che quindi, diversamente dal passato, tutti gli sforzi saranno incanalati sulla prima squadra. Spiace per l’Under 21, che ospiterà il prossimo Europeo e punta all’Olimpiade, ma non possiamo più permetterci di giudicare «giovane», o non ancora pronto, nessuno degli arruolabili alla causa. Non è tempo di bamboccioni. Qui c’è da rifare l’Italia piombata in un inimmaginabile baratro, perso il primo Mondiale in sessant’anni, e dunque obbligata alla rivoluzione, non a una semplice riforma. Se ci sono ragazzi del 1996-97 che meritano quella maglia, allora che siano azzurri, non azzurrini. Pellegrini, Chiesa, Barella, Calabria e gli altri, se lo meritano, dovranno lottare per la Nations League da settembre, primo snodo per dimostrare che siamo vivi (e il gruppo con le abbordabili Portogallo e Polonia, senza Spagna e Germania, è quasi peggio perché concede meno alibi). E poi dovranno giocarsi dal 2019 le qualificazioni all’Europeo: la partita inaugurale sarà nel giugno 2020 a Roma, vogliamo fare ancora da spettatori? Tutto questo, naturalmente, stando ben attenti a non bruciare, per troppa fretta, talenti del futuro. Non sembra il caso di Pellegrini, di fatto titolare della Roma e sempre tra i più maturi, di Chiesa, personalità fin troppo spiccata malgrado l’età, e neanche di Calabria, che ha fatto il salto di qualità. Più complesso il discorso per Barella, fuori categoria ma affetto da pericolosa mancanza di autocontrollo, o per Cutrone, sotto età anche per l’Under 21: se parlassero i gol, l’attitudine al sacrificio, il peso specifico in squadra, sarebbe da convocare subito, però il rischio di fargli del male non può essere trascurato.
Speriamo arrivi questa conferma e presto, prima di Argentina e Inghilterra: anche per sollevare Di Biagio da potenziali conflitti d’interesse, essendo il c.t. sia «traghettatore» sia responsabile dell’Under 21 alla quale a giugno potrebbe tornare. E dove, per ragion di Stato, troverebbe una squadra inevitabilmente meno forte, senza più Chiesa e compagni.