La Gazzetta dello Sport

C’è il solito Kragl E il Foggia riparte Novara, sono guai

- Attilio Barlassina

Dopo la sconfitta con il Brescia, è arrivata a Novara la quarta vittoria consecutiv­a in trasferta del Foggia – in generale la quinta nelle ultime sei partite – davanti a più di 1.500 tifosi rossoneri. Un 1-0 maturato al 12’ del primo tempo (Kragl dal limite ha tirato in porta, Chiosa ha deviato davanti a Montipò anticipand­o Duhamel e la palla è finita in rete) e poi difeso con ordine, anche se già al 27’ i pugliesi sono rimasti in dieci per l’espulsione di Greco (due fallacci in pochi minuti). Stroppa non ha inserito un altro centrocamp­ista, ma ha arretrato Nicastro in fase di non possesso. Il Novara non è riuscito a recuperare: troppi errori di tiro, troppi passaggi sbagliati, troppa tensione, troppa paura di sbagliare.

NOVARA SPENTO Agli azzurri non è riuscito praticamen­te niente e così si allunga la serie di risultati casalinghi negativi: un solo successo nelle ultime dieci gare al Piola. Anzi, è stato Nicastro ad avere un’occasione d’oro per raddoppiar­e, quando Montipò ha sbagliato un appoggio servendogl­i un assist involontar­io: ci ha pensato Mantovani a salvare. Nella ripresa Di Carlo ha inserito Maniero a fianco di Puscas, arretrando Sansone nel ruolo di trequartis­ta, ma non è cambiato sostanzial­mente nulla. E quando gli azzurri sono riusciti ad arrivare al tiro pericolosa­mente (con Sansone e Moscati) è stato Guarna a salvare la propria porta.

POCHI PROBLEMI Il Foggia si è limitato a controllar­e, provando qualche timido contropied­e, in uno dei quali Kragl ha fatto tutta la fascia, ma poi davanti a Montipò ha sparato alto da posizione defilata. Poi Stroppa ha inserito una punta in più (Mazzeo e Beretta per Nicastro) per limitare l’assalto azzurro e la mossa gli è riuscita perché il Novara non ha trovato altro che cross dalla trequarti, facili preda dei difensori pugliesi. Nel recupero Sciaudone, alla 200a gara in B, si è fatto espellere per doppia ammonizion­e. Ora la classifica del Novara, alla seconda sconfitta di fila dopo l’arrivo di Di Carlo in panchina, si fa sempre più preoccupan­te.

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