La Gazzetta dello Sport

Da papà al Milan Mastalli diventa capitan bambino

● Suo padre è un ex del Bologna, lui ha giocato insieme a Cutrone ed è leader della Juve Stabia

- Nicolò Schira

La pasta del capitano. Per indossare la fascia a 22 anni (il più giovane nel panorama del calcio profession­istico italiano) ci vuole personalit­à da vendere. Quella che non manca ad Alessandro Mastalli, leader della Juve Stabia capace di castigare la capolista Lecce che non perdeva da 22 turni. Un gol speciale come racconta il centrocamp­ista bolognese: «Lo dedico alla mia nipotina Greta, nata una settimana fa. È stata una rete storica visto che la Juve Stabia non vinceva lì da 65 anni. Da Catania sono arrivate un sacco di telefonate a mio padre per ringraziar­mi» (ride).

LEADER Figlio d’arte, papà Ennio ha giocato in A (65 presenze con Bologna e Lecce): «Colleziono figurine e spero di finire come lui sull’album Panini». Due anni fa l’addio al Milan dopo l’annata tribolata vissuta al Lugano con Zeman: «Diciamo che, diversamen­te dal solito, non ha avuto un occhio di riguardo per i giovani. Andare all’estero come prima esperienza non è stata la scelta giusta». A credere nel talento di Mastalli ci ha pensato Manniello: «Mi ha voluto fortemente dopo che in Svizzera avevo perso consapevol­ezza e molti non credevano più in me». Mister Caserta in estate l’ha nominato capitano: «Che soddisfazi­one esserlo alla mia età e avendo compagni che hanno giocato in A. Penso di essere stato scelto per i comportame­nti e per il fatto che riesco a farmi rispettare da tutti nonostante sia giovane».

MILAN Una vita in rossonero e con la fascia al braccio. Investitur­a arrivata sin dagli Allievi Nazionali con un certo Pippo Inzaghi in panchina: «Il mister ci chiese di scrivere su un foglio chi volessimo come capitano. Mi hanno votato tutti». Roba da plebiscito agli exit poll se fosse un candidato in politica. Tra i suoi elettori Calabria, Petagna, Locatelli, Cristante e Cutrone. Oggi tutti protagonis­ti in A. «Ci tentiamo sempre in contatto, quando riusciamo ci vediamo e andiamo a cena insieme. Che anni quelli: ricordo ancora i consigli in allenament­o di Montolivo e De Jong. A Inzaghi dico grazie per l’esordio in A contro il Torino». Un’amicizia speciale con Patrick Cutrone: «Ero sicuro che avrebbe sfondato, ma ha sorpreso pure me per la velocità con la quale si è imposto al Milan. Con lui e Locatelli ci sfidavamo sempre a ping pong: il bomber è un osso duro, ma alla fine vincevo sempre io». Chissà se in futuro si sfideranno in A da avversari. Il suo agente Valentino Sidella è molto attivo: Atalanta e Cagliari lo seguono e dalla B Entella e Venezia si sono già mosse.

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LAPRESSE Alessandro Mastalli, 22

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